Canoni, ass. Scajola “Chiederemo al Governo di rivedere l’aumento delle concessioni minime”

“Alla luce dei rincari delle concessioni demaniali minime e visto che la questione si protrae da tempo senza essere mai arrivati ad una soluzione concreta, come coordinatore del tavolo regionale chiederò al Governo di ripensare all’aumento dei canoni che rischiano di mettere in ginocchio le piccole realtà del nostro territorio. Nel frattempo ho interpellato il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga chiedendo che il tema venga portato anche in Conferenza”. Così l’assessore regionale Marco Scajola Coordinatore del Tavolo interregionale sul Demanio Marittimo, in merito agli aumenti dei canoni minimi demaniali.

“Si tratta di un aumento che alcune realtà del territorio non riuscirebbero a reggere – ha proseguito l’assessore Scajola – visto che parliamo anche di associazioni senza scopo di lucro e che sono invece presidi sociali o turistico-ricreativi, come associazioni di pescatori, associazioni socio-culturali. E’ quindi importante intervenire per salvare il tessuto economico ligure ma anche sociale”.

Balneari, Gasparri-Bergamini: proroga fondamentale per trovare soluzione

“Come Forza Italia stiamo tenendo contatti quotidiani con i rappresentanti delle principali associazioni che rappresentano le imprese balneari perché riteniamo fondamentale in questa fase trovare una soluzione definitiva che tuteli le imprese, particolarmente danneggiate anche dalle calamità climatiche degli ultimi mesi, e dare loro certezze e contrita. Abbiamo presentato in questo senso due emendamenti al decreto ‘milleproroghe’ a firma Gasparri, che rinviano le scadenze relative previste sul tema nel decreto concorrenza varato dal governo Draghi. Si tratterebbe di concedere un tempo congruo, uno o due anni, indispensabile per svolgere tutte le verifiche necessarie, in primis una mappatura che fotografi la reale situazione delle nostre coste, per affrontare con serietà la vicenda, superando la Bolkestein e le impuntature di una Europa che non tiene minimamente conto della specificità delle nostre spiagge e delle aziende che hanno reso unico e vincente il sistema turistico nazionale.

Ovviamente riteniamo indispensabile un chiarimento sulle deleghe in materia che il governo deve attribuire e riteniamo auspicabile un rapido confronto tra i gruppi di maggioranza, tra le forze politiche nel loro complesso e ovviamente con le associazioni di categoria che devono essere coinvolte in ogni decisione che si dovrà assumere”.