Assomarinas: per mappatura coste serve proroga concessioni balneari

 

“L’emendamento al Milleproroghe, presentato dal vice presidente del Senato Maurizio Gasparri, con il quale si chiede il posticipo della scadenza delle concessioni demaniali oltre il 2024 per avere il tempo necessario per effettuare una mappatura omogenea delle coste italiane è assolutamente razionale e ben motivato”. Lo dichiara il Presidente di Assomarinas, Roberto Perocchio, secondo cui “si tratta di una riforma politicamente delicata in materia di principi che riguardano decine di migliaia di piccole imprese concessionarie che appartengono anche al settore della nautica da diporto, per la quale è importante che il Governo si prenda il tempo necessario per rivedere l’impianto della normativa e per garantire la continuità aziendale per gli attuali titolari di concessioni destinate alla nautica da diporto”.

Stelle per gli stabilimenti e 30% spiagge libere ecco il Puad della Campania

Il nuovo PUAD della Regione Campania è stato approvato in giunta, queste le principali  linee guida

La Giunta Regionale della Campania ha adottato il Piano di Utilizzazione delle Aree del Demanio marittimo (PUAD) con finalità turistico-ricreative.

Gli aspetti più rilevanti della Disciplina introdotta dal PUAD sono la previsione di aree di libera e gratuita fruizione nella misura non inferiore al 30% e la definizione dei requisiti per la classificazione degli stabilimenti balneari da 1 a 4 stelle in relazione al livello dei servizi offerti.

Il nuovo Puad prevede la messa a punto da parte dei Comuni, delle procedure per il rinnovo e il rilascio delle concessioni demaniali in base alla legge sulla concorrenza che ci auguriamo possa subire la stessa sorte della 145 (legge Centinaio) per la quale i decreti attuativi non vennero mai approvati. I Comuni costieri Campani saranno suddivisi in tre fasce (27 ad alta valenza turistica, 29 a ordinaria valenza turistica e 4 a limitata valenza turistica) e gli stabilimenti balneari da uno a quattro stelle. Inoltre, il Puad prevede di mantenere almeno il 30% di spiagge a fruizione libera e gratuita.

Entro il 6 marzo 2023, alla Direzione Generale Governo per il Territorio, possono pervenire le osservazioni al Piano da parte di Comuni e associazioni.