Riforma concessioni demaniali, Croatti (M5s): governo irresponsabile, allunga l’agonia delle imprese balneari

 

“Un emendamento al decreto milleproroghe del senatore Gasparri prorogherà ancora una volta la scadenza delle concessioni demaniali già prorogata dal governo Draghi, questa volta alla fine del 2025. È il modo irresponsabile scelto dal governo Meloni per continuare a non affrontare il tema della riforma delle concessioni demaniali marittime, allungando ancora l’agonia del comparto balneare e rischiando concretamente conseguenze molto gravi, tra cui quella di una pioggia di ricorsi sui territori e quella di incorrere in una pesante infrazione europea che graverà su tutti i cittadini.

Questo governo, che a distanza di mesi non è ancora riuscito a concretizzare nemmeno il trasferimento della delega del demanio al ministro Musumeci, continua a perdere tempo per poi lamentarsi di scadenze troppo brevi; un brutto giochetto politico, voluto per far credere di onorare l’ennesima promessa elettorale che non saprà mantenere. La destra afferma di voler proteggere gli attuali concessionari ma in realtà sta generando una situazione di enorme incertezza che penalizza proprio il comparto balneare, bloccando quegli investimenti in maggiori servizi, in sostenibilità, in innovazione che potrebbero rafforzare e rendere più competitiva l’offerta turistica italiana.

Come M5S abbiamo sempre approcciato questa direttiva Bolkestein ritenendola una grande opportunità da cogliere per disegnare il futuro del turismo balneare italiano, chi invece da anni continua a voler eludere sentenze e direttive eurounitarie per difendere privilegi e mantenere lo status quo dovrà assumersi la responsabilità delle conseguenze di fronte al Paese”.

Balneari: Cna, subito tavolo confronto per tutelare imprese

 

Istituire un tavolo di confronto con il governo per evitare l’applicazione della cosiddetta direttiva Bolkestein attraverso una mappatura delle concessioni che rilevi la disponibilità della “risorsa spiagge” per nuove iniziative imprenditoriali e, nel contempo, garantisca la continuità aziendale per gli attuali titolari di stabilimenti balneari. A chiederlo CNA Balneari che ritiene necessario anche sospendere il termine di scadenza delle attuali concessioni, fissato al 31 dicembre prossimo dalla legge annuale per il mercato e la concorrenza. La proroga sarà necessaria anche per trattare in sede europea la soluzione definitiva al problema.

Un sistema informativo di rilevazione (mappatura) delle concessioni di beni pubblici, comprese le aree demaniali libere affidabili in concessione, non potrà che restituire – si legge in una nota di CNA Balneari – la giusta e necessaria informazione sul grado, molto ampio, di disponibilità della “risorsa spiagge” attualmente presente in Italia. Questa mappatura consentirebbe al potere esecutivo e legislativo di attuare un’analitica riforma del demanio marittimo, fluviale e lacuale a finalità turistica. La riforma potrà così contemplare una programmazione per il rilascio di nuove concessioni (in adesione ai principi comunitari per lo sviluppo del mercato) e i criteri di stabilità per gli attuali rapporti concessori da non assoggettare alla direttiva Bolkestein in quanto precedenti al recepimento della stessa nel nostro ordinamento.

È fondamentale salvaguardare gli attuali rapporti concessori che hanno contribuito, conl’eccellenza dei servizi offerti, al rilancio complessivo del turismo. CNA Balneari sosterrà queste proposte in tre assemblee fissate per il corrente mese di gennaio, destinate a tenersi in Liguria, Sicilia e Toscana.