Ostia, da spiaggia libera a pattumiera, corrette le obiezioni del ministro Santanchè

I consiglieri del M5S denunciano: il processo di trasformazione a cui i romani devono assistere è quello di conversione di una delle spiagge libere più belle del litorale a ‘sito di stoccaggio rifiuti di Roma’. Nella precedente amministrazione la concessione demaniale trasformata in spiaggia libera

“Uno stabilimento abbandonato trasformato in spiaggia libera, vi raccontiamo la storia dell’ormai ex ‘L’Arca’, oggi spiaggia libera ‘S.P.Q.R.’. La precedente amministrazione M5S ha voluto investirci centinaia di migliaia di euro, ha bonificato l’intera spiaggia, rimuovendo eternit, cemento e tutte le strutture rimaste che, nel tempo, erano diventate ricovero per senza fissa dimora.

Dopo aver trasformato la concessione demaniale in spiaggia libera, sono stati inseriti tutti i servizi già presenti nelle altre spiagge libere del litorale romano. Posizionate nuove passerelle, restaurati gli ombrai storici, ripristinato l’impianto idrico, installate fontanelle, docce, camminamenti per i disabili, bagni per la stagione balneare, ripristinate tutte le balaustre ed infine eseguiti i lavori di muratura e verniciatura per il decoro.

 

 

La spiaggia, finalmente libera e gratuita, ha ospitato tornei sportivi ed ha costituito il sito ideale per progetti in collaborazione con la Scuola cani-salvataggio centromeridionale.
Adesso il processo di trasformazione a cui i romani devono assistere è quello di conversione da una delle spiagge libere più belle del litorale romano a ‘sito di stoccaggio rifiuti di Roma’. Al solo pensare al grande lavoro intrapreso per trasformare un’area data in concessione ed ora vederla ridotta in questo stato, ci arrabbiamo moltissimo. L’amministrazione attuale, a guida PD, non è stata nemmeno in grado di ricollocare la targa rimossa dal ceppo in marmo, riportante il nome della spiaggia.

Sicuramente c’è un serio problema di capacità amministrativa e di visione politica ma, a distanza di oltre un anno dall’insediamento, qualcosa l’avrebbe dovuta sospettare anche questa giunta. Così i rifiuti ‘abbelliscono’, dando motivo al ministro del turismo Santanchè di affermare che le spiagge libere sono piene di rifiuti e di tossici, paragonandole alle –ovvio – molto meglio concessioni balneari, con tanti saluti ai conflitti di interesse. E siccome, stando sempre alle parole del ministro, le medesime ‘non sono degni posti di noi essere umani’, ci soccorrerà senz’altro il sindaco Gualtieri perché il problema lo risolverà con l’inceneritore.” Lo dichiarano i consiglieri M5S del Municipio X, Alessandro Ieva, Giuliana Di Pillo e Silvia Paoletti

San Benedetto, trovata la soluzione per l’estensione delle concessioni

 

Nella mattinata di venerdì 16 dicembre, il sindaco Antonio Spazzafumo e l’assessore all’Urbanistica Bruno Gabrielli, insieme al personale dei Settori Urbanistica e Lavori Pubblici, hanno incontrato i rappresentanti degli operatori balneari e delle principali associazioni di categoria del comparto turistico per affrontare il tema dell’estensione delle concessioni insistenti sull’arenile.

Il Sindaco ha voluto comunicare direttamente agli interessati la soluzione individuata grazie al lavoro degli uffici comunali che ha ricevuto il via libera e la condivisione dalla Regione Marche, Il procedimento è stato condiviso dalla Regione Marche, nella persona della dirigente del Dipartimento Sviluppo Economico del Settore Turismo Paola Marchegiani.
Dal 15 gennaio al 15 febbraio 2023 sarà infatti possibile per tutti gli operatori presentare una richiesta di estensione dello spazio già concesso in cui potranno essere piantati gli ombrelloni. Il Comune predisporrà un’apposita modulistica che conterrà un’autocertificazione circa il rispetto delle norme e dei regolamenti igienico-sanitari vigenti. In particolare, si dovrà rispettare la proporzione tra il numero di servizi igienici disponibili e quello dei posti-ombra, nel rapporto di due bagni ogni cento ombrelloni.
È stato ribadito che la fascia di rispetto di 5 metri a partire dalla battigia dovrà essere garantita lungo tutto l’arco della giornata e in qualunque condizione di marea, e che l’adeguamento della concessione demaniale non contempla interventi strutturali né permette eventuali rimodulazioni delle volumetrie già presenti, ma solo l’area sulla quale è possibile disporre i punti ombra.

“Ci eravamo impegnati a trovare una soluzione – ha detto il sindaco Spazzafumo – che permettesse di affrontare la stagione balneare 2023 con regole chiare e in grado di soddisfare le richieste dei concessionari nel rispetto prioritario delle norme e dei diritti degli utenti della spiaggia. Sin dal momento, nello scorso agosto, in cui è emerso il problema, ci siamo messi all’opera e, grazie alla collaborazione di tutti, l’obiettivo è stato raggiunto”.
“Questa soluzione – ha infatti aggiunto l’assessore all’Urbanistica Gabrielli – è frutto del lavoro sinergico tra i nostri uffici, quelli della Regione Marche e quelli della Capitaneria di Porto che desidero ringraziare per il supporto fornito in questi mesi, grazie ai quali abbiamo potuto ottenere questo importante risultato”.