Frisoni sulla Direttiva Bolkestein: priorità alla tutela del turismo balneare

Di fronte al perdurare della situazione di incertezza a livello nazionale sulla direttiva Bolkestein, e dopo l’approvazione da parte del Governo del decreto che proroga le concessioni balneari fino al mese di settembre 2027, l’assessora regionale al Turismo, commercio e sport, Roberta Frisoni ha incontrato i rappresentanti delle Associazioni di categoria del comparto balneare e ha ricordato l’importanza del passaggio relativo al Decreto sugli indennizzi che il Governo dovrebbe emanare entro marzo.

“Siamo di fronte a un comparto strategico per la nostra regione. Il nostro impegno deve essere quello di lavorare insieme affinché la direttiva Bolkestein sia attuata in modo tale da salvaguardare il modello di turismo balneare emiliano-romagnolo che costituisce un’eccellenza a livello nazionale”, ha affermato l’assessora Frisoni. “Come abbiamo avuto modo di ribadire in più occasioni, vigileremo attentamente rispetto ai contenuti proposti”, ha aggiunto. “Nello stesso tempo riteniamo indispensabile accompagnare e coordinare, nel rispetto delle diverse specificità, un’uniformità di attuazione del provvedimento sull’intero territorio regionale, in stretto raccordo con i Comuni costieri cui è affidato il compito di portare avanti le evidenze pubbliche”.

Tra i temi emersi nel corso dell’incontro anche gli aspetti relativi al salvamento, le novità introdotte recentemente dalle disposizioni nazionali sulla formazione e quelle avanzate dalla Capitaneria di Porto già nell’agosto scorso in merito alla sicurezza balneare. Su questo ultimo punto, l’assessora regionale ha espresso l’impegno “dopo il percorso già avviato nei mesi scorsi con la Capitaneria, cui compete la disciplina di questi aspetti, ad accompagnare il prosieguo del confronto con la Capitaneria, le associazioni di categoria e le amministrazioni locali, in vista dell’imminente avvio della stagione estiva”.

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Rinnovo brevetti, presentati emendamenti al Milleproroghe

Sono stati depositati in Senato alcuni emendamenti volti a risolvere le problematiche generate dal recente Decreto Ministeriale 29 maggio 2024, n. 85, che regola la formazione e l’abilitazione degli assistenti bagnanti in acque marittime, interne e piscine. La normativa, sebbene concepita per garantire maggiore sicurezza e standard qualitativi più elevati, ha sollevato diverse criticità che rischiano di compromettere il servizio di salvamento, in particolare nelle aree marine.

Le novità introdotte dal decreto
Il regolamento stabilisce che solo i maggiorenni possano esercitare l’attività di assistente bagnanti. Inoltre, gli enti formatori devono disporre di allenatori certificati secondo il Sistema Nazionale delle Qualifiche Sportive (SNaQ) del CONI, restringendo di fatto il numero di organizzazioni abilitate a offrire corsi di formazione. Attualmente, solo la Federazione Italiana Nuoto (FIN) è in grado di soddisfare questi requisiti, escludendo storiche realtà come la Società Nazionale di Salvamento e la Federazione Italiana Salvamento Acquatico.

Le conseguenze delle nuove regole
Secondo i dati del 2023, il 53% degli assistenti bagnanti in Italia è minorenne, spesso studenti sedicenni che operano come prima esperienza lavorativa durante il periodo estivo. La nuova norma, che vieta loro di lavorare fino al compimento del 18° anno di età, rischia di lasciare numerose località balneari e piscine senza personale sufficiente, con gravi ripercussioni sulla sicurezza e sull’operatività delle strutture turistiche.

Inoltre, il decreto ha determinato il blocco totale dei corsi di formazione per nuovi assistenti bagnanti da oltre sei mesi, poiché gli enti formatori non affiliati alla FIN non possono più rilasciare abilitazioni. Le associazioni del settore temono che ciò possa mettere a repentaglio l’avvio della prossima stagione balneare.

Gli emendamenti
Gli emendamenti presentati in Senato propongono l’istituzione di un tavolo ministeriale di confronto con tutte le parti interessate – tra cui gli enti formatori, le associazioni di categoria e il CONI – per affrontare e risolvere le criticità. L’obiettivo è garantire la continuità del servizio di salvamento, evitando vuoti normativi che possano pregiudicare la sicurezza dei bagnanti e la sostenibilità delle attività balneari.

La Lega ha depositato un altro emendamento al ‘Milleproroghe’ che, se approvato, consentirà ai bagnini di rinnovare il proprio brevetto, in vista della prossima stagione estiva. E’ auspicabile che venga condiviso da tutte le forze politiche per garantire la continuità del regolare servizio di assistenza sulle spiagge o nelle piscine delle strutture ricettive”.