Roma, Assemblea capitolina approva il Piano preliminare arenili

 

L’Assemblea capitolina ha approvato con 27 voti favorevoli, 5 contrari e 2 astenuti l’adozione preliminare del Piano di Utilizzazione degli Arenili del litorale capitolino che, spiega il gruppo capitolino del Pd “quando sarà approvato in versione definitiva, metterà ordine all’uso di concessioni degli arenili di Roma, consentendo una regolamentazione e una progressiva riqualificazione del lungomare della nostra città”.

Con il nuovo Piano, rispetto alla proposta della Giunta Raggi, viene eliminata la passeggiata lineare ‘libera’ che sarebbe stata introdotta a ridosso del bagnasciuga, ma si riduce il numero degli edifici balneari da preservare, prevedendo al contempo il recupero degli edifici vincolati che saranno liberamente accessibili. Si introducono, inoltre criteri per garantire la visibilità della linea di costa e la piena accessibilità al mare, con il superamento progressivo del “Lungomuro” attuale, e si riducono le concessioni a 25 rendendo più omogenea la distribuzione della spiaggia libera anche nella parte urbanizzata del litorale.

Nonostante le modifiche il M5S riconosce come propria l’iniziativa: “non possiamo non essere orgogliosi e soddisfatti del degno approdo dell’ottimo lavoro svolto dalla passata amministrazione Raggi – il M5S Roma e la Lista Civica Raggi -. Un grande risultato frutto di un grande lavoro effettuato negli ultimi cinque anni di consiliatura”. “Se l’amministrazione Capitolina a guida Pd, ora si limita a copiare le delibere già predisposte dalla precedente amministrazione pentastellata, vuol dire che Roma è caduta dalla padella alla brace”, è il commento critico della consigliera capitolina di Fratelli d’Italia, Rachele Mussolini. “Premesso che le due fazioni politiche, Pd e 5 Stelle, sono tra quelle fortemente schierate a favore dell’applicazione della Bolkestein – ha sottolineato Mussolini -, diventa chiaro come la loro condivisione della mediocre delibera sul Pua sia fatto normale.

Uno strumento, quello che si cerca di approvare, che non guarda né la prospettiva del litorale come risorsa, né la possibilità di creare dallo stesso nuove potenzialità di crescita. Un disimpegno dannoso”. Gli Odg presentati e approvati “in merito alla messa in sicurezza e degli adeguamenti degli assi viari principali e per il rafforzamento dei mezzi di trasporto – ha aggiunto Mussolini – hanno voluto, per pertinenza, rappresentare il disagio ancora da colmare per avere un arenile ed un litorale all’altezza dei più rinomati centri marini italiani ed europei. Gli imprenditori marittimi si sono sempre ingegnati, basterebbe poco per aiutarli a sviluppare nuovi e maggiori servizi, ma occorre volerlo. Per ora Gualtieri è in vacanza, ma non sul mare di Ostia”, conclude. Roma, 17 nov. (Askanews)

 

 

 

Giuseppe Ricci, Itb Italia: “ripristinare l’articolo 37 del Codice della navigazione e l’articolo 10 della legge 88/2001”

 

Giuseppe Ricci, presidente di Itb Italia invia al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni un appello accorato a difesa della categoria dei balneari, che ha bisogno oggi di una buona politica di sviluppo e non quella traballante ed inefficace sinora avuta dal 2006, anno di introduzione della Bolkestein. Per fare ciò Ricci ha la sua ricetta “il riconoscimento del diritto di superfice con riscatto o la sdemanializzazione delle solo aree occupate dalle nostre strutture (regolarmente autorizzate), al fine di salvare migliaia di famiglie italiane e le loro aziende”. Per fa ciò “basterebbe ripristinare l’ art. 37 del Codice della navigazione e l’art. 10 della legge 88/2001”. Continua il presidente dell’Itb: “Queste norme furono abrogate per adeguarsi alla famigerata direttiva e uscire dalla conseguente procedura d’infrazione, il ripristino di queste norme consentirebbe di poter ripartire come se nulla fosse accaduto”.

Quante volte ci siamo incontrati e abbiamo collaborato con il tuo Partito per difendere le nostre imprese balneari” aggiunge Ricci, “Negli ultimi anni ho incontrato molti politici importanti che come te ci hanno sempre sostenuto, finalmente dopo un lungo periodo, la categoria si è coalizzata, superando le divergenze tra le associazioni, per votare te, una persona corretta, pulita, appassionata del proprio lavoro e coerente, cresciuta tra la gente comune, senza cordoni ombelicali politici e non.

Noi Balneari siamo persone oneste, non colluse con la malavita, che hanno passione per il proprio lavoro e siamo attenti al benessere e alla tranquillità dei nostri clienti e ci attendiamo un netto cambio di passo nell’immediato futuro, prima della scadenza delle concessioni nel 2023.