Giagoni, Lega: “Titolarità demanio marittimo venga trasferita alla Sardegna”

Demanio marittimo: La proprietà dovrebbe essere trasferita dallo Stato alla Regione come già avvenuto in Sicilia e Friuli Venezia Giulia!

Nel 2019 abbiamo depositato in Consiglio Regionale una proposta di legge nazionale con la quale si poneva l’obiettivo di modificare l’art. 14, comma 1, dello Statuto Sardo. La sardegna è l’unica Regione tra quelle a statuto speciale a non avere titolarietà sul demanio marittimo, trasferendo nella quasi totalità gli introiti allo Stato.

Con il trasferimento del demanio marittimo alla Regione potremmo garantire maggiori entrate alla Sardegna, si potrà intervenire concretamente  per valorizzare il territorio, per lo sviluppo delle zone costiere, dei servizi e del turismo balneare rivendicando una volta per tutte le prerogative e le competenze della Regione e della sua autonomia. Questo è uno dei tanti temi che porterò all’attenzione del Governo centrale qualora eletto in Parlamento, questo è uno dei tanti motivi per cui chiederemo di votare Lega il 25 settembre!

Così Dario Giagoni, segretario regionale Lega Sardegna per Salvini Premier, candidato al collegio uninominale Camera nord Sardegna

Capacchione, Sib: “infondata notizia imminente emanazione decreti attuativi”

 

Ritengo infondata la notizia della imminente emanazione di decreti attuativi.

Tralascio ogni considerazione sul complesso e articolato iter legislativo previsto dalla legge 118/2022 cd “concorrenza 2021” per la emanazione dei decreti attuativi (redazione da parte dei Ministeri Infrastrutture e turismo di concerto con altri ministeri, approvazione preliminare in CdM della bozza di Dlgs, successivo Parere del CdS, a seguire l’Atto di intesa della Conferenza delle Regioni, quindi Parere delle Commissioni parlamentari, infine l’approvazione definitiva in CdM).

Così come evito qualsiasi osservazione sulle dichiarazioni di esponenti politici e di Governo ad iniziare da quelle del rappresentante del Governo – Viceministro Pichetto – in sede di approvazione della legge con le quali è stato precisato che la emanazione dei decreti attuativi spetta al nuovo Governo e al prossimo Parlamento.

Evito infine valutazioni sulla correttezza istituzionale e sulla legittimità costituzionale dell’eventuale approvazione di una disciplina normativa non prevista dal PNRR da parte di un Governo e di un Parlamento “in prorogatio” e non più nella pienezza delle proprie funzioni.

Da ultimo osservo, che sia la legge 118/2022 che gli eventuali Dlgs attuativi possono essere modificati o abrogati dal prossimo Governo e Parlamento.

Ovviamente continuiamo ad essere vigili ed attenti.

Tonino Capacchione