Le richieste del G20 delle “città balneari” in vista delle elezioni politiche

 

Le elezioni anticipate non hanno di certo modificato le difficoltà strutturali del sistema balneare italiano: nel corso dell’ultima cabina di regia del G20Spiagge, i sindaci hanno ribadito la necessità di mantenere elevata la pressione su tutte le forze politiche affinché il nuovo governo, che uscirà dal voto del 25 settembre, possa celermente adottare i provvedimenti necessari. 

Sono almeno tre le questioni che i sindaci del G20Spiagge pongono all’attenzione dei partiti: la prima si riferisce alla proposta di legiferare lo Status di Città Balneare, un riconoscimento giuridico che attesti la condizione unica e problematica delle località turistiche e che consenta loro l’utilizzo di strumenti normativi all’altezza del settore turistico più importante del Paese.

Un altro tema che in questi giorni è salito alla ribalta della cronaca è quello della sicurezza. In alcune località la difficoltà di mantenere l’ordine pubblico nei canoni accettabili del periodo estivo si scontra con una insufficienza strutturale degli organici delle forze dell’ordine. 

L’ultimo punto riguarda la sanità: in questo caso il problema è ancora più complesso perché le stagioni Covid, per quanto la situazione oggi sembri sufficientemente governata, hanno lasciato una serie di comportamenti precisi: precauzioni da prendere e da pretendere, una insicurezza di fondo da parte delle persone più in difficoltà (indipendentemente dall’essere un residente della località turistica o un ospite) e la necessità di contare su strutture sanitarie all’altezza e diffuse sul territorio turistico.

In questo quadro, le amministrazioni comunali del G20Spiagge vogliono fissare con i partiti dei paletti ben definiti: “Il nostro impegno di sindaci presso tutte le forze politiche sarà preciso, Chiude Roberta Nesto, Coordinatrice del G20Spiagge e sindaco di Cavallino Treporti – siamo una associazione trasversale, portiamo il contributo di tutti e con tutti parliamo: desideriamo che il prossimo parlamento finalmente legiferi una legge che aspettiamo da troppo tempo. Questa sarà la volta buona perché è nostra intenzione non lasciare nulla di intentato e a questo proposito, stiamo costruendo un primo appuntamento ad ottobre per confrontarci, riprendendo il percorso già iniziato, con tutte le forze politiche che saranno presenti in Parlamento. Non molliamo”.

Del G20Spiagge fanno parte i Comuni di Alghero, Arzachena, Bellaria Igea Marina, Bibbona, Caorle, Castiglione della Pescaia, Cattolica, Cavallino Treporti, Cervia, Cesenatico, Chioggia, Comacchio, Forio, Grado, Grosseto, Ischia, Jesolo, Lignano Sabbiadoro, Orbetello, Riccione, Rosolina, San Michele al Tagliamento, San Vincenzo, Sorrento, Taormina, Viareggio, Vieste. Da soli attraggono 70 milioni di presenze turistiche, il 16% delle presenze turistiche italiane.

Vacanze: Sib, a luglio -30% presenze in spiagge

 

Nello scorso mese di luglio, secondo il Sib (Sindacato italiano balneari), le presenze sulle spiagge italiane sono diminuite di circa il 30 per cento rispetto allo stesso mese del 2019, l’ultimo prima della pandemia. Tra le cause della flessione vi limite al primo posto i rincari generalizzati, ma quelli che riguardano il carburante, mentre per circa un terzo influenzare soprattutto il Covid. 

 Lo dice all’AGI il presidente nazionale del Sib, Antonio Capacchione: “Premesso che non civamo una flessione delle presenze di circa il 30 per cento rispetto al luglio 2019, dopo un mese di giugno piu’ che promettente, va detto che, oltre all’incertezza e ai rincari, sembra pesare sul fenomeno anche il Covid “.

“Circa il 10 per cento delle minori presenze sulle nostre spiagge – secondo l’organizzazione sindacale – e’ dovuto al fatto che le persone si infettano durante le vacanze e sono costrette, insieme ai contatti stretti, a stare in casa. Poi, incide anche il timore che, una volta partiti per le vacanze al mare, ci si possa infettare, con il rischio, anche in questo caso, di trascorrere diversi giorni in quarantena.