Giuseppe Ricci (Itb Italia): “Estate, voglia di……”

 

E’ arrivata l’estate e come sempre … per tutti voglia di vivere e di divertirsi… e per noi balneari, invece.. voglia di sopravvivere! In quest’ultimo decennio, infatti, non sarà facile sopravvivere viste le forze in campo e i grandi interessi in gioco, interessi che si sono mobilitati contro di noi e contro, più in generale, contro le piccole imprese famigliari. Cari amici balneari, le nostre bandiere non devono rimanere negli armadi, , devono essere orgogliosamente esposte sui pennoni dei nostri stabilimenti! Noi diciamo orgogliosamente no! Alle aste, no alla Direttiva Bolkestein! Questo perchè tanti ci seguono, adoperano le nostre attrezzature e sono al nostro fianco nella lotta per un turismo balneare di livello umano.. e non contro di noi, come sostiene una certa stampa di parte… chissà mai perché!!! Da qui l’importanza di sostenere le iniziative di iTB Italia perché sono iniziative orientate al miglioramento del servizio e allo sviluppo di un turismo balneare sostenibile a misura dei nostri utenti, un turismo di tutti e per tutti! Noi, come imprenditori balneari siamo assolutamente certi dell’importanza di un buon turismo balneare per l’economia italiana e come strumento di supporto per il turismo d’arte e il turismo culturale e, in sostanza di tutta l’economia turistica nazionale ! Il nostro turismo non ha confronti in Europa: ha un’impronta famigliare, affettiva, di amicizia e sostegno nei confronti dei turisti e non vogliamo assolutamente che il nostro diventi un turismo di massa, che ignori la qualità delle offerte dei nostri territori e che si limiti allo sfruttamento delle nostre risorse, devastando spesso il territorio e le bellezze naturali che fino ad oggi, con grandi sforzi abbiamo salvaguardatio Il nostro turismo è e sarà sempre così diverso dai servizi anonimi delle multinazionali e così vicino, invece, ai bisogni e alle attese dei turisti nostri ospiti, ospiti che tante volte abbiano visto crescere da bambini nelle nostre strutture !! Noi conosciamo i nostri clienti, nostri territori, le loro bellezze, i servizi, le 

specificità storiche, artistiche e sociali e conosciamo, anche, come non si devono sfruttare le persone che arrivano sulle nostre coste, bensì come il nostro turismo balneare debba essere uno strumento di miglioramento sociale, di sviluppo e riqualificazione del territorio… Per questi motivi la nostra rivolta – che non può essere che una simbolica, innocua protesta – che riflette il nostro spirito d’accoglienza e di ospitalità…, 

così come può esserlo lo sventolio di bandiere ben visibili dai pennoni delle nostre strutture balneari… Uno sventolio visibile da lontano affinché tutti, da primo bagnino all’ultimo rappresentante italiano a Bruxelles, possano percepire il nostro disappunto, la nostra malinconia e il nostro dispiacere in questa estate tanto bella e tanto triste per noi operatori turistico balneari.. Per questo diciamo no! alle aste, no! Alla Direttiva Bolkestein, no! a governi che non tutelano le piccole e medie imprese famigliari italiane… Noi, come bagnini abbiamo salvato tante vite in mare…è ora che proviamo a salvare le nostre imprese balneari che stanno lottando contro una tempesta scaturita dall’assurda burocrazia di Bruxelles!!… Il tutto nella speranza che i nostri rappresentanti a Bruxelles lottino davvero al nostro fianco!! AL FIANCO Giuseppe Ricci 

I balneari avvertono Draghi: “Dopo l’estate pronti a scendere in piazza in 50mila contro gli espropri”

 

I balneari restano sul piede di guerra. Passata l’estate, ma non la truffa della direttiva Bolkenstein, minacciano la sollevazione nazionale contro l’esproprio voluto dalla Ue. “Non escludiamo di scendere in piazza quest’autunno contro il governo. Potremmo arrivare ad essere 50.000. Noi balneari come tutti i cittadini siamo ovviamente molto in pensiero per la prospettiva autunnale che si prospetta essere molto calda”. A parlare è Antonio Capacchione, presidente del Sindacato italiano balneari aderente a Fipe-Confcommercio.

Bolkenstein, i balneari minacciano un autunno caldo
Preoccupato per quando, dopo i mesi estivi,  si andrà a discutere della direttiva Bolkenstein. “Quando – spiega – il governo andrà a scrivere i decreti attuativi sul decreto Concorrenza. Che normeranno, per esempio, la confisca delle nostre aziende. Per la nostra categoria se non ci saranno cambiamenti sarà un autunno durissimo. Non si può togliere il lavoro alle persone, frutto dei sacrifici dei lavoratori. La balneazione italiana rappresenta un unicum nel mondo ed è apprezzata da tutti”.

“Draghi dovrà rivedere le sue scelte scellerate”
Di fronte alle confische, alla perdita delle concessioni e del lavoro, il sindacato non esita a parlare di minaccia di morte. “Che rappresenta una scelta scellerata di Mario Draghi, che ci auguriamo possa rivedere la sua posizione”. Capacchione non usa mezze misure nel commentare le prospettive di un autunno caldo. Tra il costo della vita in aumento e il rischio per i balneari di vedersi espropriate le proprie attività sulla base dei decreti attuativi del ddl Concorrenza che l’esecutivo dovrà varare.