Ddl concorrenza: Assobalneari, Governo svende spiagge altri paesi Ue tutelano

 

Stralciare norma su concessioni, su Pnrr dette bugie (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 21 giu – “In Portogallo e Spagna i Governi locali tutelano le loro aziende, il nostro Governo fa una svendita, un esproprio delle proprie spiagge per dare la possibilita’ a potentati economici, a multinazionali e a coloro che hanno disponibilita’ di risorse economiche, che non sono cercamente quelle delle 30mila famiglie che gestiscono oggi le concessioni balneari, di poter entrare in questo mercato”.

Cosi’ Fabrizio Ricordari, presidente di Assobalneari, nel corso dell’audizione sul Ddl concorrenza convocata dalla commissione Attivita’ produttive della Camera.

L’associazione chiede pertanto lo stralcio della norma sulle concessioni inserita nella Legge annuale sulla concorrenza in prima lettura al Senato. “Un emendamento del Governo – aggiunge – di cui noi balneari italiani chiediamo lo stralcio. La materia puo’ essere discussa in altra sede, finora sono state raccontate un sacco di bugie in questa vicenda”. Ricordari contesta, in particolare, l’esistenza di una clausola che vincola l’erogazione dei fondi del Pnrr alla riforma del sistema delle concissioni turistico-balneari. “E’ un sistema – ha concluso – che oggi fa gola e viene servito su un piatto d’argento con un emendamento di cui chiediamo lo stralcio, per poter analizzare in un secondo tempo, con piu’ calma e non in questo modo frettoloso e superficiale, strumentalizzando temi che non esistono, perche’ – ha ribadito – quello del Pnrr e’ tema che non esiste”.

Balneari: Lollobrigida (Fdi), Consulta non chiara su Camere

 

“Nelle motivazioni sull’inammissibilita’ del ricorso presentato da Fratelli d’Italia contro le sentenze del Consiglio di Stato sulla direttiva europea Bolkestein, la Corte costituzionale non spiega se siano stati compressi i diritti del Parlamento”. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida. “La Consulta, infatti, sottolinea che solo alle Camere, e non a singoli deputati o senatori, spetterebbe il compito di sollevare un conflitto di attribuzione.

Un appiglio che impedisce di entrare nel merito delle sentenze dell’Adunanza plenaria del CdS, una decisione le cui conseguenze saranno pagate da imprese e lavoratori balneari che subiranno l’esproprio di fatto delle loro attivita’. Su questa materia, con una maggioranza balcanizzata e che ha l’unico obiettivo di scongiurare una possibile crisi di governo, appare inverosimile pensare di ottenere una decisione unanime in uno dei due rami del Parlamento, per tutelare un comparto nevralgico per la nostra economia”, conclude.