Sanremo: lunedì prossimo a Villa Nobel, Assemblea CNA Balneari dal titolo ‘Avanti tutta – questione balneare: la fine non è ancora scritta’

 

Salvare le imprese balneari ed i loro investimenti: appuntamento lunedì prossimo 20 giugno alle ore 20.30 a Villa Nobel, Sanremo per l’importantissima Assemblea organizzata da CNA Imperia e CNA Liguria a titolo ‘Avanti tutta’ – Questione Balneare: la fine non è ancora scritta’.

CNA Balneari lancia un appello al Governo, che sarà chiamato a emanare i decreti attuativi destinati a riformare l’attuale disciplina delle concessioni demaniali a uso turistico e ricreativo. La richiesta: prevedere il riconoscimento dell’effettivo valore di avviamento commerciale delle imprese al netto degli investimenti realizzati nel corso degli anni. CNA ribadisce inoltre la necessità che venga garantito il diritto di prelazione agli attuali concessionari, condizione indispensabile per tutelare 30mila famiglie che da decenni e decenni dedicano praticamente la loro vita alla conduzione di queste attività.

Al centro del dibattito di lunedì, la salvaguardia dell’attuale modello balneare italiano, con interlocutori d’eccellenza. Parteciperanno infatti:

• Brando Benifei, Eurodeputato
• Marco Campomenosi, Eurodeputato
• Giorgio Mulè, Sottosegretario di Stato al Ministero della Difesa
• Di Muro Flavio, Deputato
• Zucconi Riccardo, Deputato
• Marco Scajola, Assessore Regionale al Demanio marittimo e Coordinatore del Tavolo interregionale sul Demanio
• Gianni Berrino, Assessore Regionale al Turismo
• Sabina Cardinali, Presidente nazionale CNA Balneari
• Cristiano Tomei, Coordinatore nazionale CNA Balneari

«Avviamento commerciale al netto degli investimenti, diritto di prelazione, tutela delle imprese balneari, che hanno fatto di questo lavoro una scelta di vita, ed infine mappatura: queste le condizioni assolutamente necessarie per avere delle garanzie ed un riconoscimento dovuto agli attuali concessionari da inserire nei decreti attuativi affidati, per la loro stesura, dal Parlamento al Governo», dichiara Luciano Vazzano, Segretario territoriale CNA Imperia.

E continua, «Serve soprattutto il riconoscimento dell’avviamento, del valore commerciale, di tutto il lavoro che hanno effettuato negli anni le imprese costituenti l’attuale sistema italiano della balneazione. E questo riconoscimento va fatto al netto degli investimenti effettuati: c’è un impegno messo in campo dai concessionari che ha trasformato l’offerta turistica balneare, anche grazie alla loro professionalità ed esperienza. Questo è un valore aggiunto per la nostra economia, unito al fatto che ci troviamo in un contesto unico nel panorama europeo».

«Il secondo aspetto, proprio per tutelare e garantire questa condizione, è che ci sia un riconoscimento del diritto di prelazione. Queste 30 mila concessioni sono costituite per la maggior parte da microimprese a conduzione familiare. Nel diritto superficiario operano su un’area demaniale, ma sopra di essa hanno costruito un’azienda che è stata realizzato non solo a livello materiale, ma anche per i servizi di qualità, proprio da loro. Questo non deve essere solo un tema, ma un criterio da riconoscere.»

«Infine la mappatura – conclude Vazzano – Riteniamo che ci sia ancora bisogno di un periodo transitorio e lo chiedono anche i Comuni costieri, che hanno confermato numerosi la partecipazione al nostro incontro, affinché si possa effettuare una ricognizione attraverso la mappatura per evidenziare le aree occupate da quelle disponibili per nuove iniziative».

L’invito all’incontro è aperto alle imprese, agli Amministratori locali ed ai rappresentanti delle Istituzioni.

Prevista la possibilità di assistere all’incontro anche in diretta streaming: per confermare la presenza o per richiedere il link di partecipazione, contattare CNA Imperia allo 0184/500309 oppure inviare una e-mail a centroassistenza@im.cna.it

ASSEMBLEA DEI BALNEARI ELBANI: CIÒ CHE SI È COSTRUITO FATICOSAMENTE IN DECENNI RISCHIA DI ESSERE COMPLETAMENTE DISTRUTTO IN POCHI MESI

 

“Nell’assemblea dei concessionari dell’isola d’Elba organizzata dalla Confcommercio e da Federalbeghi del territorio i rappresentanti del Sib hanno ribadito il giudizio negativo su quanto l’attuale Governo sta facendo in merito alle concessioni demaniali marittime.
Ad essere danneggiati e in pericolo non sono solo i balneari ma l’intera balneazione attrezzata italiana costituita anche da alberghi, campeggi, ristoranti, chioschi, ecc.. La proposta di legge delega per le concessioni demaniali marittime ad uso turistico ricreativo, infatti, non applica correttamente la Direttiva europea cd Bolkestein perché impone le gare alla scadenza delle concessioni anche laddove la risorsa non è scarsa e  anche quando la concessione non abbia un interesse transfrontaliero che, al contrario, sono i presupposti prescritti dalla sentenza della CGUE  Promoimpresa per la sua applicazione. L’attuale legislatura, per i balneari, si è aperta con la fiducia e la speranza e rischia di chiudersi con lo sconforto e il terrore.

Viene dichiarata la morte di decine di migliaia di aziende condotte prevalentemente da famiglie di onesti lavoratori e , con esse, di un modello di balneazione attrezzata che è un unicum al Mondo e che tutti ci invidiano. È stato un errore dei diversi Governi che si sono succeduti in questa legislatura non aver applicato la legge Centinaio. È un errore di questo Governo abrogarla così come aver inserito nel Ddl sulla concorrenza la questione delle concessioni demaniali marittime che è una materia estranea al PNRR. È un errore di questo Governo disciplinare la questione con una delega a sé stesso generica (sull’indennizzo come sulle tutele degli attuali concessionari) e pasticciata (assenza di un adeguato periodo transitorio e lesione di competenze regionali).  Si tratta di errori segnatamente dell’attuale Presidente del Consiglio Mario Draghi.

Ci sono voluti decenni e due secoli di storia per costruire un modello di balneazione attrezzata che costituisce un elemento di competitività del nostro Paese. Sarà sufficiente l’errore di un solo uomo perché ci vorranno decenni per ricostruire ciò rischia di essere completamente distrutto. Ci auguriamo che la Camera corregga quanto fatto al Senato.
Saremo impegnati per decreti delegati che tutelino gli attuali concessionari secondo i principi contenuti nella delega che sono il frutto  della nostra iniziativa sindacale: dalla salvaguardia di coloro che hanno gestito negli ultimi cinque anni all’indennizzo non irrisorio ma equo per l’eventuale perdita dell’azienda.

Siamo stati, siamo e saremo irremovibili e intransigenti nella difesa, in ogni sede, sia politica che giudiziaria, del lavoro, delle aziende e di un modello di balneazione che sono un patrimonio non solo di decine di migliaia di famiglie ma soprattutto del Paese”.