Balneari: Lollobrigida, stralciare Bolkestein da ddl Concorrenza

 

“Fratelli d’Italia chiede di stralciare la Bolkestein dal Ddl Concorrenza. Le direttive europee, troppo spesso, aggrediscono alcune economie piu’ di altre e quella che riguarda anche i balneari ne e’ la dimostrazione.

L’offerta turistica italiana e’ di qualita’ e questo grazie alla capacita’ di uomini e donne di aver innaffiato con il loro sudore le spiagge, trasformandole in luoghi affascinanti e accoglienti. Questo comparto rappresenta l’ossatura del turismo balneare, vedere il governo non difendere questo settore da un’aggressione che portera’ all’esproprio di 30mila aziende e’ inaccettabile”.

Lo ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida, incontrando cittadini e militanti una rappresentanza dei balneari di Camaiore e Carrara, insieme al deputato Riccardo Zucconi, al consigliere regionale Vittorio Fantozzi e al coordinatore FdI in Toscana, Fabrizio Rossi. “Questo modello economico che vuole imporre l’Ue rischia di desertificare il tessuto produttivo.

In Parlamento la nostra posizione sara’ rigida: non cercheremo mediazioni e non ci accontenteremo di rinvii, non accetteremo che i balneari vengano dipinti come una categoria di criminali. Mandare a gara oggi le concessioni significa aprire le porte alle grandi multinazionali, con il rischio di infiltrazioni criminali, mettendo allo stesso tempo in ginocchio migliaia di famiglie italiane”, conclude. (AGI)

Regione Friuli Venezia Giulia, demanio: su concessioni balneari Regione ha agito rispettando normative

Per rinnovare 111 concessioni (scadute) gestite dalla Regione (sulle 158 totali) si è proceduto nel rispetto delle normative nazionali ed europee: nella stragrande maggioranza, gli assegnatari sono stati i “vecchi” concessionari, per il solo motivo che sono stati gli unici che hanno presentato domanda. Solo in alcuni casi, in seguito a domande concorrenti, si è proceduto con una comparazione delle offerte.

Lo ha sottolineato l’assessore regionale al Demanio intervenendo oggi sul tema. L’esponente dell’esecutivo ha ricordato che, per quel che attiene le concessioni demaniali, nel 2020 la Regione Friuli Venezia Giulia ha proposto una legge regionale per cercare di andare incontro alle esigenze dei concessionari e anche a quelle dei funzionari (dotando questi ultimi di uno strumento normativo di riferimento); legge che poi è stata votata all’unanimità di tutti i consiglieri regionali.

L’assessore regionale al Demanio ha fatto notare inoltre che la legge non prevedeva una proroga automatica della concessione ma un rinnovo, sulla base dell’unica normativa vigente oggi in Italia in materia, il Codice della navigazione; quest’ultimo dà la possibilità di compiere una manifestazione di evidenza pubblica nel caso in cui sia necessario mettere a concessione un bene pubblico. La manifestazione di evidenza pubblica non è una gara (perché altrimenti sarebbe soggetta al codice degli appalti) né è legata a una proroga.

Come spiega ancora l’assessore regionale, “rinnovare” significa dare nuovamente una concessione sulla base di una procedura di evidenza pubblica (con atto amministrativo). La proroga, invece, non prevede alcun atto amministrativo. Le concessioni sono state pertanto rinnovate a chi ne ha fatto richiesta in base a questo specifico iter normativo.