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Balneari: Turco (M5s), soddisfatti per intesa, miticoltura, maricoltura e cantieristica fuori dalla Bolkestein

 

“Grazie al grande lavoro profuso dal Movimento cinque stelle, e’ stato finalmente raggiunto l’accordo su cui stavamo lavorando da mesi in materia di concessioni BALNEARI. Nel vertice di maggioranza, infatti, il governo e’ giunto ad una soluzione di equilibro. Il M5s ha sostenuto sin dall’inizio un compromesso che rappresentasse un punto d’incontro fra gli interessi di imprese, lavoratori, utenti e Stato.

Cosi’, al termine di questi mesi di discussione, siamo riusciti a garantire gare pubbliche entro dicembre 2023, salvo ragioni adeguatamente motivate e oggettive che impediscano il differimento entro e non oltre dicembre 2024. Importante, ai fini della trasparenza amministrativa, e’ l’inserimento dell’informativa alle Camere che abbiamo richiesto, sull’esito delle procedure selettive non completate a dicembre 2023, e sulle ragioni che ne hanno eventualmente impedito la conclusione. Il grande risultato ottenuto sta, soprattutto, nell’esclusione dal regime delle concessioni BALNEARI e quindi dall’applicazione della direttiva Bolkestein, per la cantieristica navale ma anche per settori importanti e strategici come la mitilicoltura e la maricoltura.

Sulla nautica da diporto, sui punti di ormeggio e sulle aree prospicenti agli alberghi e ai camping, ci attendiamo, cosi’ come abbiamo richiesto, una specifica disciplina nei decreti attuativi. Infine, e’ da sottolineare il riconoscimento dell’equo indennizzo a carico del subentrante.

Siamo riusciti anche a includere nel progetto di riforma le tutele premiali a favore delle microimprese, soprattutto a carattere familiare, nonche’ delle societa’ sportive e del terzo settore. Siamo convinti che con questo nuovo quadro normativo potremo creare le condizioni per una stagione di crescita di tutto il comparto”.

Meloni (FdI): “Ridicolo e vergognoso rimandare questione indennizzi al Governo, UE non accetterebbe”

 

“Quello raggiunto dalla maggioranza sulle concessioni balneari è un accordo ridicolo e vergognoso. Rimandare la questione degli indennizzi addirittura al Governo, con il rischio più che concreto che questi vengano fortemente osteggiati dalla Commissione Europea e non vedano mai la luce, vuol dire lasciare totalmente senza tutele i concessionari attuali, che si vedranno in buona parte espropriate le loro aziende a favore delle multinazionali straniere.

Anche perché il Governo ha già dimostrato chiaramente come la pensa sull’argomento, presentando un emendamento che recepisce la forzatura del Consiglio di Stato contro il potere legislativo del Parlamento e addirittura raccontando agli italiani che senza le aste delle concessioni balneari sarebbero saltati 19 miliardi di finanziamenti del PNRR.

Da un governo del genere, e dai decreti attuativi che è chiamato ad emanare, non ci aspettiamo altro che la mazzata definitiva a decine di migliaia di imprese che rappresentano un pezzo fondamentale del nostro turismo. Un tempo andava di moda l’esproprio proletario a vantaggio dello Stato. Ora lo Stato espropria i privati a vantaggio di altri privati, più grandi e più forti. Contro questo scempio Fratelli d’Italia continuerà a battersi in ogni sede”.