“Non abbiamo mai mollato gli imprenditori balneari e la notizia di oggi della proroga fino al 31 dicembre 2023, portata avanti con determinazione dall’Assessore Donatella Merra, cui va il nostro plauso convinto, ne è la conferma..”, così dichiarano in una nota congiunta il senatore della Lega, Pasquale Pepe e il capogruppo leghista in Regione Basilicata, Pasquale Cariello. “Come era stato promesso in uno degli ultimi nostri incontri con l’Associazione di categoria nel Metapontino (durante la visita a Policoro del sottosegretario Gian Marco Centinaio), bisogna che la Regione Basilicata attui tutte le misure possibili per rispettare chi per anni ha speso soldi e fatto sacrifici per queste attività – continuano i due esponenti leghisti – I nostri territori meritano le attenzioni della politica, non possiamo e vogliamo voltare loro le spalle”.
“Abbiamo preso un impegno ed intendiamo portarlo avanti. – concludono Pepe e Cariello – Dopo la notizia della conquista delle cinque Bandiere Blu, ne arriva un’altra per gli imprenditori che, grazie ai riconoscimenti ambientali e alla proroga, potranno programmare le prossime due stagioni turistiche con un po’ più di serenità, sempre sperando che la legge europea possa essere ridiscussa in favore proprio degli interessi di tutti. Intanto in Parlamento la Lega sta lavorando strenuamente per andare il più possibile incontro ai balneari.”

“Non possono bastare le promesse di indennizzi per chi non dovesse riottenere la gestione delle spiagge: le concessioni balneari non possono andare a gara a partire dal 2024, come deciso dal Consiglio di Stato in applicazione della direttiva Ue Bolkestein. Fanno bene gli operatori del settore a chiedere perche’ l’esecutivo abbia prima aspettato la sentenza del massimo organo della giustizia amministrativa e adesso, che ci sono ricorsi pendenti in ogni sede, accelera senza attendere gli esiti dei giudizi”. Lo afferma il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida. “Fratelli d’Italia ribadisce la sua contrarieta’ a qualsiasi ipotesi di esproprio di fatto che mettera’ in ginocchio la categoria dei balneari. Imprenditori e lavoratori, che, negli anni, hanno investito importanti risorse contribuendo alla ricchezza dell’industria turistica e della Nazione, non possono essere abbandonati dal governo solo per sottostare ai diktat dei burocrati di Bruxelles”, conclude.