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Norma su concessioni idroelettriche in finanziaria apre spiraglio ai balneari

Il Senato ha approvato definitivamente la Legge Finanziaria per il 2025, introducendo novità rilevanti per il settore delle concessioni. Sebbene non siano presenti disposizioni specifiche per le concessioni demaniali marittime a uso turistico-ricreativo, emergono elementi che potrebbero influenzare positivamente anche questo ambito.

Per le concessioni demaniali marittime, si attende il decreto del Ministero delle Infrastrutture, che definirà i criteri per determinare indennizzi e canoni relativi alle gare da avviare entro il 30 giugno 2027. Questo passaggio normativo sarà determinante per garantire una gestione equa e competitiva del patrimonio demaniale marittimo.

Tra le misure approvate, spicca la possibilità di rinegoziare le concessioni elettriche (art. 1, commi 50-53) in cambio di un piano straordinario di investimenti proposto dal concessionario. Tale rinegoziazione potrebbe prevedere anche un differimento del termine di scadenza fino a 20 anni, previa approvazione di criteri che saranno stabiliti da un decreto del Ministero dell’Ambiente entro 180 giorni.

Una soluzione simile è stata richiesta anche per le concessioni idroelettriche, per le quali si prospetta una rinegoziazione legata a interventi infrastrutturali. Tale approccio valorizzerebbe le iniziative degli operatori economici, incentivando il miglioramento delle strutture e dei servizi.

L’intervento normativo sulle concessioni elettriche suggerisce che un sistema basato su investimenti potrebbe essere applicabile anche alle concessioni demaniali marittime, promuovendo innovazione e sostenibilità. Questo strumento potrebbe contribuire a rafforzare la competitività e a garantire una regolamentazione equilibrata del settore.

Le novità introdotte dalla Legge Finanziaria 2025 aprono nuovi scenari per le concessioni in generale e gettano le basi per riflessioni più ampie sul futuro delle concessioni demaniali marittime. L’auspicio è che queste disposizioni possano servire da modello per soluzioni favorevoli anche nel settore turistico-ricreativo.

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Tar Lecce, accolti i ricorsi dei concessionari di Ginosa: “2027 non è proroga automatica”

In data odierna il TAR Lecce, presidente Antonio Pasca, ha accolto con i decreti cautelari 836 837 838 839 840 841 i ricorsi presentati da alcuni concessionari di Ginosa contro la Centrale Unica di Committenza e il Comune di Ginosa. Questi casi riguardano le procedure di assegnazione delle concessioni demaniali marittime destinate a scopi turistico-ricreativi. Sono stati seguiti dagli avvocati Andrea Merciari, Nicolo’ Maellaro, Vito Fabio Colonna e Danilo Lorenzo.

La controversia

I ricorsi mirano all’annullamento di vari atti amministrativi, tra cui:

  • La Deliberazione della Giunta Comunale di Ginosa n. 198 del 17 ottobre 2024.
  • La Determinazione Dirigenziale n. 2441 del 15 novembre 2024.
  • L’avviso pubblico inerente alla procedura di assegnazione di 20 concessioni di beni demaniali marittimi.

Nella fase cautelare, il giudice ha rilevato che le norme introdotte dal D.L. 131/2024 e dalla L. 166/2024 non configurano una proroga automatica delle concessioni in essere, come ipotizzato. È stata evidenziata una discrepanza tra la scadenza prevista delle concessioni al 31/12/2024 e quanto stabilito dall’art. 4 co. VII della L. 118/2022, che prevede la legittimità dell’occupazione fino alla definizione del nuovo rapporto concessori Per quanto riguarda il periculum per il ricorrente è stato riconosciuto solo parzialmente. Sotto tutti gli ulteriori restanti profili (ivi compreso – tra gli altri – quello relativo all’omessa previa determinazione dell’indennizzo dovuto al concessionario uscente) non appare coerente con il ricorso alla cautela monocratica.

Il TAR ha fissato la trattazione collegiale per l’8 gennaio 2025, rinviando la valutazione degli ulteriori profili critici alla successiva fase del giudizio.