Balneari, Ferrara (M5S): “Sulle spiagge il Pd perde il pelo ma non il vizio”

“Sulle spiagge il Pd del litorale perde il pelo ma non il vizio. La voracità quando si tratta di affari per certe persone è senza limiti. Avete presente il banchetto per il gioco delle tre carte nel piazzale di sosta in autostrada o in qualche sagra di paese? Ecco siamo molti vicini al loro gioco, che, anche se sembra eseguito correttamente, è sempre sfavorevole ai cittadini che, statistiche alla mano, hanno scarsissima probabilità di vincita. Siamo nel campo del noleggio di lettini e degli ombrelloni con il trucco delle convenzioni al posto delle concessioni demaniali marittime; poco trasparenti le prime e tanto appetibili per i soliti noti le seconde.

Ci fosse solo l’artifizio sarebbe poca cosa conoscendo le modalità e le capacita di questa gente, ma si prevede un frazionamento dell’appalto non in linea con il Codice degli Appalti e che l’Autorità nazionale Anticorruzione ha già bocciato alcuni anni fa quando le vecchie amministrazioni sfornavano bandi farlocchi sempre e comunque ritirati in autotutela per irregolarità.

Eppure era già successo prima dello scioglimento del Municipio per infiltrazioni criminali. Dunque arriveranno sempre gli stessi? L’amministrazione spenderà milioni di euro per la vagliatura, per posizionare e pulire i bagni chimici mettendo le attrezzature necessarie sulle spiagge per poi far guadagnare privati che dovranno garantire solo il servizio di salvamento. Un provvedimento che presenta non poche criticità e aspetti ancora da definire e che la Corte dei Conti dovrebbe vigilare.
La domanda noi ce la siamo fatta, ma anche gli organi di controllo giuridico e di polizia dovrebbero chiedersi da dove verranno i lettini e gli ombrelloni da affittare visto che i vincitori non possono sicuramente comprarli per un bando di un solo anno.

Chi farebbe un investimento di centinaia di migliaia di euro a vuoto? Visto che, come stabilito, già dal prossimo anno si dovranno fare bandi europei e di più lunga durata, i conti non tornano. Le cose sono due: o vogliono rimpinguare ulteriormente le casse dei facoltosi proprietari degli stabilimenti balneari che già sono in possesso delle attrezzature necessarie a qui è tutto già deciso o ci troviamo davanti a un pacchetto che favorirà i soliti noti che per anni hanno occupato gli arenili in modo abusivo. La spregiudicatezza di queste persone è sempre più marcata e sembra di essere tornati indietro ai tempi più bui di questo municipio”.

Croatti, M5S: “tutelare chi da anni opera nel settore balneare”

Mentre i balneari sono in fermento nel cercare di porre in essere tutte le strategie volte a migliore le norme che porteranno alle gare nel 2024, Croatti annuncia che il M5S cercherà di tutelare chi da sempre opera nel settore balneare.

“Sono giorni decisivi per ridisegnare il futuro dell’offerta balneare della nostra Riviera e come detto più volte dal Movimento 5 Stelle e da Giuseppe Conte le parole d’ordine dovranno essere equilibrio e risolutezza. E nell’ottica dell’iter parlamentare del Ddl Concorrenza siamo pronti ad apportare miglioramenti incisivi al testo varato dal governo. Vogliamo dare certezza ad un settore che nell’ultimo decennio ha vissuto nell’incertezza giuridica. Vogliamo tutelare l’interesse pubblico ma allo stesso tempo vogliamo sostenere chi opera da anni in maniera virtuosa: ci sono investimenti e know how da non disperdere. Il regime di prorogatio protrattosi negli anni va superato e vogliamo far sì che si trovi il giusto punto di caduta tra l’interesse dello Stato, quello delle imprese e dei lavoratori e, a valle, quello dei fruitori del servizio. Stiamo lavorando per fissare un nuovo paradigma di canone congruo, attraverso indicatori economici differenziati che tengano conto del contesto e delle differenze territoriali.

Naturalmente ci sarà da affrontare la decisiva questione degli indennizzi, tema piuttosto controverso anche in merito alle pronunce eurounitarie: cercheremo eventualmente di individuare i parametri più equi su chi e come si andrà a determinare il loro ammontare. Certamente il contesto che si andrà a considerare farà riferimento al tendenziale valore economico dell’azienda, in modo da consentire la recuperabilità degli investimenti realizzati. Va definita così la procedura di valutazione per non lasciare la determinazione all’arbitrio delle parti interessate. E’ nostra premura anche tutelare tutte quelle piccole imprese a gestione familiare e i lavoratori prevedendo apposite clausole sociali. Per territori come il nostro è fondamentale che il settore arrivi pronto al gennaio 2024, ma senza scenari traumatici. Possiamo raccogliere l’opportunità unica di rinnovare e riqualificare il nostro arenile grazie agli investimenti che le gare garantiranno alla nostra offerta turistica: più servizi, più sostenibilità, più spiagge libere, maggiori introiti per i comuni e maggiore occupazione. Anche la Bolkestein sarà un mezzo per ripartire e rilanciare la nostra Riviera”.