BALNEARI: REGIONE LIGURIA MARCO SCAJOLA IN AUDIZIONE IN COMMISSIONE AL SENATO, “SU TESTO DDL CONCORRENZA MANCATO COINVOLGIMENTO REGIONI E ASSENZA RIFERIMENTI AL VALORE AZIENDALE”

 

“Mancato coinvolgimento delle Regioni” sul piano del metodo e “mancata considerazione del valore aziendale” sul piano dei contenuti. Questi i due principali rilievi sottolineati dall’assessore all’Urbanistica e al Demanio di Regione Liguria Marco Scajola, coordinatore degli assessori al Demanio Marittimo nell’ambito della Commissione infrastrutture e mobilità della Conferenza delle Regioni, nel corso dell’audizione in videoconferenza con la Commissione industria, commercio e turismo del Senato in merito all’esame del Ddl 2469 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021) sul tema delle concessioni balneari.
Nel corso dell’audizione – nella quale sono intervenuti anche gli assessori della Regioni Sardegna, Calabria, Veneto e Sicilia, rispettivamente Quirico Sanna, Fulvio Orsomarso, Francesco Calzavara, Salvatore Cordaro – Scajola ha sottolineato che “il riconoscimento del valore aziendale ed il principio del legittimo affidamento dovrebbero rappresentare un punto fermo dal quale partire, così come peraltro ci era stato assicurato. Preoccupante, inoltre, la sottovalutazione del periodo transitorio considerando che la scadenza del 31 dicembre 2023 è assolutamente troppo breve per qualsiasi tipo di ragionamento. Questa azione precipitosa da parte del Governo – ha proseguito – rischia di mettere in difficoltà i territori, in particolare i Comuni, nel dover gestire in breve tempo delle evidenze pubbliche, che certamente porteranno a dei contenziosi, che rischiano di creare uno stallo pericoloso nel sistema turistico nazionale. Insomma siamo di fronte ad una situazione che rischia di mettere in serissima crisi un settore fondamentale per il nostro turismo come quello degli stabilimenti balneari ed aprire le porte alle multinazionali, il che – ha concluso Scajola – sarebbe un grave danno per tante famiglie e per la nostra tradizione balneare”.

Balneari: Federalberghi, hotel senza concessioni mutilati

 

Federalberghi guarda con preoccupazione alla vicenda delle concessioni poste al servizio delle strutture turistico ricettive: queste imprese, se venissero private della spiaggia, subirebbero una mutilazione grave ed irreparabile.
Lo dice il direttore generale di Federalberghi Aleassandro Nucara all’audizione davanti alla Commissione Industria, commercio e turismo del Senato, nell’ambito dell’esame della legge per il mercato e la concorrenza.

Il tema delle concessioni demaniali, spiega Nucara, è di grandissima importanza per il futuro del sistema di offerta turistica italiano: le località marittime e lacuali, in cui operano la gran parte delle concessioni di cui parliamo oggi, ospitano quasi il 43% dei flussi turistici indirizzati agli esercizi ricettivi italiani (circa 188 milioni di presenze all’anno).
Federalberghi apprezza il fatto che l’emendamento governativo menzioni le specificità degli alberghi, ma si chiede di fare di più: l’adozione di una soluzione ad hoc per le strutture ricettive.
La soluzione ottimale secondo gli albergatori sarebbe quella adottata dalla Grecia, che assegna le spiagge prospicienti gli alberghi e i campeggi direttamente alle strutture ricettive; interessante anche il caso del Portogallo, che prevede una tutela ad hoc per i concessionari uscenti.

Per la durata delle concessioni, spiega la Federazione, in Spagna e Portogallo si può arrivare sino a 75 anni; addirittura, in Irlanda la concessione può durare fino a 99 anni.
Richiesta anche una tutela speciale per le catene alberghiere: se sarà stabilito un numero massimo di concessioni che un’impresa può acquisire, dovrà essere salvaguardata la possibilità che ogni singolo albergo della catena abbia la propria spiaggia.

Infine secondo Federalberghi in caso di frazionamento delle concessioni in piccoli lotti, dovrà essere salvaguardata la possibilità per le strutture ricettive di mantenere una spiaggia di dimensioni adeguate alle dimensioni della struttura stessa. (ANSA).