Concessioni balneari, la Regione ha chiesto ai Comuni marchigiani di astenersi dal predisporre i bandi di gara

 

L’assessore regionale al Demanio, Guido Castelli, ha invitato i Comuni costieri marchigiani ad astenersi dal predisporre autonomamente bandi di gara per le concessioni demaniali marittime turistico ricreativo. Ha inviato una lettera ai sindaci per proporre un ”indirizzo univoco” sull’attuazione della direttiva europea, meglio nota come Bolkestein, in attesa che venga definita, a livello nazionale, una uniforme disciplina applicativa. 

Castelli ricorda che “le recenti sentenze del Consiglio di Stato hanno fissato la data di scadenza delle concessioni al 31 dicembre 2024, in attesa di un riordino legislativo statale della materia. Sentenze sulle quali pendono ricorsi in Corte costituzionale e in Corte di cassazione”. 

La durata delle concessioni demaniali turistico ricreative coinvolge aspetti che rientrano nell’ambito della tutela della concorrenza, come più volte ribadito dalla stessa Corte costituzionale. 

L’assessore evidenzia, quindi, che “nessuna competenza, neppure residuale o meramente attuativa, spetta alle Regioni e, a maggiore ragione, ai Comuni”. 

Inoltre “il disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021 ha previsto una delega al Governo per provvedere alla mappatura dei beni pubblici” e delle relative concessioni. Castelli ha chiesto ai comuni marchigiani di astenersi dall’emanazione dei bandi, “a fronte della necessità di una legge nazionale di riordino. Provvedere a rinnovi autonomi sarebbe non solo inopportuno, ma anche dannoso, potendo creare disparità che potrebbero dare corso a contenziosi giudiziari e a un’inutile spesa pubblica”.

Balneari, sostegno del governo regionale: “Servono garanzie concrete per i concessionari”

 

Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, e il governo confermano il loro sostegno ai balneari e alle associazioni di categoria.
Un rapporto di collaborazione reale e fattiva, che ha portato nel recente passato il governo Musumeci a proporre al parlamento regionale siciliano un disegno di legge, poi approvato, che si ispirava alla legge di stabilità nazionale del 2018 e che estendeva le concessioni demaniali al 2033.

Con riferimento al modificato indirizzo del governo nazionale circa quanto stabilito nel 2018, il governo Musumeci ritiene che le modifiche al disegno di legge sulla concorrenza in materia di concessioni demaniali marittime, appena approvate, rappresentino una soluzione non idonea a tutelare i livelli occupazionali e le centinaia di imprese che in questi anni hanno garantito la piena fruizione, la cura e la tutela delle spiagge dell’Isola.

“E’ necessario che il governo nazionale – afferma l’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, Toto Cordaro – approvi una norma che assicuri garanzie concrete ed equi indennizzi, che devono essere calcolati sul valore reale dell’azienda e non solo sul semplice valore fiscale, in favore dei concessionari uscenti. Pertanto, il governo della Regione Siciliana esprime la piena solidarietà e vicinanza a tutto il comparto delle aziende balneari, rimanendo convintamente disponibile ad intraprendere qualsivoglia iniziativa normativa o politica a tutela di imprese e di lavoratori che hanno dimostrato di essere fondamentali per l’economia e il turismo dell’Isola”.