Concessioni, Mauro Vanni incontra Conte per modifica riforma Governo

 

Confartigianato Imprese Demaniali insieme a SIB Confcommercio e FIBA Confesercenti ha incontrato una delegazione parlamentare del Movimento 5 Stelle presieduta dal Presidente Giuseppe Conte, insieme ai Capigruppo di Senato e Camera Sen. Mario Turco e On.le Davide Crippa.

Si è parlato della riforma delle concessioni demaniali marittime. Mauro Vanni ha rinnovato l’appello affinché sia completato con urgenza l’iter legislativo di riordino del sistema delle concessioni balneari per restituire certezze e prospettive di stabilità ad un comparto trainante per l’economia e l’occupazione del nostro Paese.

“Siamo convinti – ha dichiarato il Presidente Vanni – che, nel rispetto delle norme italiane ed europee, si possa trovare la strada per una riforma equa e razionale del settore balneare, per liberalizzare il mercato proteggendo le imprese e i loro investimenti. Si tratta di migliaia di imprese che hanno realizzato un modello di eccellenza su cui poggia la tenuta del turismo balneare del nostro Paese, creando un valore aggiunto che ora non si può rischiare di depauperare e vanificare.

Da parte del Presidente Conte e degli altri esponenti parlamentari del Movimento 5 Stelle, nell’evidenziare l’interesse e l’attenzione del Movimento per le esigenze del comparto balneare, è stata assicurata la disponibilità ad individuare una soluzione equilibrata in grado di contemperare e bilanciare tutti gli interessi in gioco, sotto il profilo sociale, economico e culturale, per la tutela e la sostenibilità di un asset fondamentale del sistema turistico italiano”.

Demanio marittimo, CNA: “nuove gare solo su aree non ancora assegnate”

 

“Con la mappatura di tutte le risorse disponibili sul demanio marittimo si potrà chiaramente dimostrare come questa risorsa non scarseggi e sia possibile conciliare l’esigenza di aprire a nuovi concessionari, secondo le direttive europee, e garantire contemporaneamente le imprese che sugli stabilmenti hanno investito una vita di fatica e importanti risorse finanziarie”.

E’ una sorta di linea del “doppio binario” quella indicata da CNA Balneari per il futuro delle concessioni demaniali marittime: una linea dettata per tutelare – come spiegano in una nota pubblicata da Mondobalneare.com la presidente e il coordinatore nazionali, Sabina Cardinali e Cristiano Tomei, un settore economico competitivo ed efficiente, nel rispetto dei principi europei, salvaguardando occupazione e reddito delle attuali imprese balneari».

“La scadenza al 2023 delle concessioni – proseguono – pregiudica il futuro dell’intero comparto che legittimamente confidava in un titolo sul quale avevano fatto affidamento: un conto è assicurare dinamiche concorrenziali, all’interno delle quali le piccole e medie imprese italiane si misurano da sempre; altro discorso è cancellare con un colpo di spugna l’attuale modello balneare con una mera sostituzione degli attuali operatori”.

 “Anche in Abruzzo – fa loro eco il responsabile regionale di CNA Turismo, Gabriele Marchese – c’è la possibilità di conciliare le esigenze di liberalizzazione del mercato, imposte dalla Direttiva Bolkestein, e di tutela degli attuali concessionari. Come? La Regione, di concerto con le amministrazioni comunali, e in attesa che il Parlamento indichi nel ddl “Concorrenza” le modalità e i criteri delle gare per l’assegnazione delle concessioni, tutelando ovviamente quanti hanno investito sulle attuali strutture, dovrebbe procedere subito a una mappatura delle nostre coste, per vedere quanta porzione di spiagge sia ancora libera. Crediamo che, a parte alcune centri, le superfici libere siano ancora numerose: lì intanto si potrebbe procedere all’assegnazione di nuove concessioni, secondo i criteri indicati dalla direttiva europea. Assegnando invece un periodo di tempo più congruo agli attuali concessionari degli stabilimenti affinché possano remunerare gli investimenti sostenuti». In gioco, dunque, secondo la CNA, un modello vincente e positivo che ha contribuito a rendere il unico il sistema turistico italiano e abruzzese”.