Buratti: “Da Europa posizione discutibile, tutelare il valore aziendale”

 

“Ieri la portavoce della Commissione europea per il mercato interno, Sonya Gospodinova, ha espresso posizioni discutibili sulla riforma delle concessioni balneari, dichiarando che non dovranno esserci “preferenze per i concessionari uscenti” – è quanto dichiara l’onorevole Umberto Buratti in una nota stampa -. Qui non si tratta di preferenze ma del legittimo riconoscimento del valore aziendale, degli investimenti, delle professionalità, della storia, della cultura e di tutto ciò che ha fatto del turismo balneare in Italia un’eccellenza. Se l’esigenza di tutelare la specificità delle nostre concessioni demaniali marittime viene derubricata a tentativo di privilegiare pochi, è meglio fermare tutto. La necessità di una riforma organica non può essere trattata in questo modo altrimenti sarebbe bene fermarsi alla mappatura e prendere tempo per un ripensamento sul resto della materia.

Gli investimenti in innovazione sono stati fatti seguendo le procedure previste dal codice delle navigazione: la modernizzazione sta già avvenendo da anni e ha fatto del nostro settore balenare uno dei migliori in Europa e unico nel suo genere. A questo punto, bisognerebbe definire un’uniformità a livello europeo prima di esprimere certe valutazioni.
Il comparto del turismo balneare non è costituito solo dai concessionari degli stabilimenti ma da tutto l’indotto a partire dal ruolo strategico svolto dalle diverse imprese delle comunità costiere che vivono di turismo balneare e che hanno saputo mantenere in questi anni un giusto equilibro, rappresentando un asse portante del rilancio dell’economia del nostro paese.

Se non procediamo in modo ragionato alla riforma del settore corriamo il rischio di vedere compromessa la ripresa e sarebbe imperdonabile. E’ il caso di riflettere molto attentamente sui passi che si faranno”.

Protezione Civile. Sopralluogo ad Alassio per apertura secondo cantiere di ripascimento. Giampedrone “lavori termineranno nei tempi previsti”

 

Sopralluogo oggi ad Alassio dell’assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone in occasione dell’apertura del cantiere per il secondo intervento di ripascimento strutturale del litorale di Alassio, dopo il primo realizzato un anno fa per far fronte agli ingenti danni provocati dalla mareggiata dell’ottobre 2018. Il primo intervento, dal valore di 2,5 milioni di euro, ha consentito di realizzare il ripascimento strutturale del litorale compreso tra il pennello in località ex Adelasia e il terrapieno denominato “la Scogliera”, mediante 130mila metri cubi di materiale prelevato dai fondali al di fuori della spiaggia sommersa.

“Grazie all’intervento di Regione e dopo un dialogo costante con il dipartimento nazionale di protezione civile sono stati messi a disposizione del Comune 5 milioni complessivi di euro divisi in due annualità, nel 2020 e nel 2021 – ha spiegato l’assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone -. Siamo soddisfatti di essere riusciti a portare a termine un intervento importante per il Comune di Alassio che, oltre ad essere un’opera necessaria per la messa in sicurezza e aumento della resilienza del litorale, garantisce un miglioramento della qualità stessa spiaggia. Con il finanziamento dell’annualità 2021 ora è previsto un ulteriore ripascimento analogo al precedente; il volume del progetto è di 124.000 m3 di sabbia per un litorale di circa 3 chilometri. Un lavoro di squadra tra l’amministrazione regionale e quella comunale, che ha predisposto i progetti, rendendo possibile il via libera tecnico, l’avvio delle procedure e il termine dei lavori nei tempi previsti”.

“Questo di Alassio è uno degli interventi più importanti – ha concluso l’assessore Giampedrone – sia per la sicurezza del territorio sia per la fruibilità e la qualità delle spiagge.
In Liguria per l’emergenza 2018 sono stati investiti oltre 300 milioni di euro, non meno di 100 milioni per la difesa della costa, ed è stato introdotto il nuovo concetto di resilienza, in cui viene anche migliorata la risposta del territorio in caso di nuove calamità”.