Balneari, Croatti (M5S): tutele e criteri chiari

 

Il senatore dei 5 stelle Croatti ritorna sull’argomento balneari, molto in voga in questo periodo: “Anche oggi con i rappresentanti di categoria dei balneari il Movimento 5 Stelle ha avuto una interlocuzione sana, cruciale in questa fase in cui il tempo stringe e ci sono da prendere decisioni rapide. Come ha ribadito il presidente Conte stamattina, il comparto è sicuramente una filiera produttiva che va sostenuta e valorizzata al meglio. Lavoreremo pertanto in Parlamento per accompagnare imprese e lavoratori verso i nuovi meccanismi di gara che partiranno dal gennaio 2024. L’obiettivo è chiaro: dare a tutti precise garanzie. Il diritto dei nuovi cittadini di subentrare nel settore non significa che vadano scaraventati per strada altri senza una ratio.

Siamo al lavoro proprio su questi aspetti: la tutela delle pmi a carattere familiare, i canoni congrui da fissare attraverso parametri economici differenti da regione a regione e anche tra aree diverse dello stesso comune, gli indennizzi a carico del subentrante da stabilire anche qui con percorsi chiari, che tengano conto del reale valore economico dell’azienda in tutte le sue componenti. Di fronte a tutto questo, siamo convinti che si possa raggiungere un risultato ragguardevole, che possa migliorare l’offerta per i cittadini e allo stesso tempo consenta di dare maggior valore a un patrimonio statale dal valore inestimabile.

Non vogliamo dimenticare anche i lavoratori: la clausola sociale per loro è un altro perno del nuovo impianto normativo. Al contrario della Lega e di Fratelli d’Italia non stiamo vendendo a queste pmi sogni, ma solide realtà”.“Ci attende un lavoro importante e da concludere in breve tempo nel Dl Concorrenza in discussione al Senato nella commissione di cui sono membro. Dai rappresentanti del settore, che troppo spesso si sono visti vendere fumo dalle altre forze politiche, sono arrivati spunti indubbiamente molto centrati e sensati. Come Movimento 5 Stelle siamo pronti a fare la nostra parte”.

Francia, concessioni idro rinnovate fino al 2041 nonostante la procedura d’infrazione Ue.

Niente liberalizzazione delle concessioni idroelettriche per Compagnie Nationale du Rhône (Cnr), la società controllata da Engie (49,97%), Caisse des dépôts (33,2%) e alcuni enti locali (16,83%) che manterrà fino al 2041 l’esclusiva su una superficie di 30.000 ettari su 550 km del fiume Rodano.

Il Senato francese ha infatti dato il via libera definitivo alla legge di rinnovo della concessione, che sarebbe altrimenti scaduta alla fine dell’anno prossimo, e “messo Cnr al riparo dal contenzioso europeo almeno per qualche altro anno”, ha sottolineato il senatore Loïc Hervé con riferimento alla procedura d’infrazione avviata da Bruxelles nel 2018 per la mancata liberalizzazione del settore idroelettrico francese (QE 8/2/18).

Mentre l’Italia ha risposto alla medesima messa in mora comunitaria con la regionalizzazione delle concessioni, Parigi ha invece optato per il mantenimento dello status quo, seppure con alcune modifiche che rafforzano la missione di servizio pubblico di Cnr e ne allargano il campo di azione ad altri settori della transizione energetica, in primis idrogeno e fotovoltaico innovativo.

“Senza un intervento la concessione sarebbe stata assoggettata al regime transitorio, che interessa già 39 concessioni idroelettriche su 400”, ha aggiunto Hervé, mentre la senatrice Florence Blatrix Contat ha sottolineato che “adesso si tratta di lavorare affinché accada lo stesso per le altre concessioni idroelettriche e per Edf, il principale operatore pubblico del settore”.

Una nota di Cnr precisa che con un investimento di 165 milioni di euro nei prossimi 5 anni sarà aumentata la potenza della centrale idro di Montélimar, realizzati 6 nuovi impianti mini-idro e studiata una nuova installazione nella zona di Saint-Romain-de Jalionas.

Creata nel 1933, Cnr è responsabile della gestione del Rodano, sia per quanto riguarda la produzione idroelettrica che la navigazione fluviale e l’irrigazione agricola. Con circa 1.400 dipendenti, la società dispone al momento di 49 centrali idroelettriche, 57 parchi eolici e 46 impianti solari per un totale di 4.000 MW, che nel 2020 hanno prodotto 15,4 TWh.