BALNEARI, REGIONE LIGURIA, PRESIDENTE TOTI: “INGIUSTIZIA TRATTARE SITUAZIONI DIVERSE IN MODO UGUALE”.

GENOVA. “È necessario lavorare in modo costruttivo per rendere compatibile il percorso deciso dal Governo con le necessità del nostro tessuto economico regionale. Credo che trattare situazioni diverse in modo uguale non produca concorrenza, ma ingiustizia. Esistono stabilimenti balneari molto grandi, altri invece molto piccoli, alcuni si trovano in località di grande pregio mentre altri presidiano litorali che altrimenti rischierebbero l’incuria. Ma non solo: esistono aziende grandi, a carattere industriale, come anche piccole imprese familiari che vanno avanti da generazioni. Non tutte le concessioni sono uguali e occorre avere riguardo per i più deboli”.
Lo dichiara il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti a proposito dell’emendamento al Ddl concorrenza sulle concessioni demaniali.
“Si poteva fare diversamente e meglio – aggiunge Toti – se in questi anni la propaganda e la velletarietà non avessero prevalso in molte forze politiche che poi, frettolosamente, hanno approvato all’unanimità in Consiglio dei Ministri un provvedimento che, subito dopo il voto, tutti si affrettavano a dire di voler cambiare. L’amministrazione regionale ligure – conclude – è da sempre in prima fila nella difesa della peculiarità e del valore delle nostre imprese balneari e continuerà a esserlo. Porteremo il nostro contributo alle misure che verranno adottate”.

Garavaglia: “Il governo ha fatto una sintesi, ora la palla passa al Parlamento”

Nel suo intervento alla conferenza stampa di Sib Confcommercio  il ministro del Turismo ha sottolineato che “senza questo intervento, a brevissimo, sarebbe arrivata una risposta motivata della Commissione europea che avrebbe detto di fare le gare. Quindi un opportuno intervento prima che fosse troppo tardi. Si poteva fare altro? Un’altra proroga secca? No, sarebbe arrivata questa risposta della Commissione europea”. “A livello politico  bisognava trovare una sintesi e questa è la sintesi possibile”, “Possono essere fatti ulteriori miglioramenti – ha ribadito il ministro, ma sempre in un impianto che è compatibile con l’impianto generale perchè noi sminiamo la risposta negativa della Commissione europea ma non possiamo farcela arrivare poi dopo due giorni”. “Io sono moderatamente soddisfatto,  ha precisato Garavaglia, perchè si è fatto il massimo possibile dato il contesto e adesso vediamo cosa il Parlamento riesce a fare”.  Il ministro ha concluso ricordando comunque che all’interno del Governo ci sono posizioni diverse.