Balneari, Gasparri: per FI priorità è tutela imprese

 

“Forza Italia è impegnata nella tutela delle imprese balneari che rappresentano una specificità italiana che va salvaguardata. Le direttive europee come è noto riguardano i servizi e non i beni. E qualsiasi misura deve essere ragionevole e basata sull’ascolto delle categorie. Abbiamo rappresentato questo punto di vista con chiarezza e lealtà nel governo, nella maggioranza e in Parlamento.

E siamo consapevoli che in ogni caso sarà il Parlamento a doversi esprimere. Siamo aperti al confronto, ma ribadiamo che in questo momento è molto più urgente tutelare gli italiani di fronte al caro bollette che non dedicarsi a un’azione confusa nel campo dei balneari. Anche le regole europee vanno interpretate ed applicate con ragionevolezza. In ogni caso Forza Italia ritiene che l’ascolto degli operatori sia la premessa per ogni tipo di confronto che poi sarà logicamente sviluppato nel Parlamento”.

Federbalneari, siamo al buio, non abbiamo linee guida governo

“Non abbiamo ancora avuto le linee guida del governo, dopo due riunioni del tavolo tecnico: e’ auspicabile che la riforma si faccia d’intesa con organizzazioni di categoria e regioni, che sia condivisa e non unilaterale. Non ci piace fare le cose al buio”. Cosi’ Marco Maurelli, presidente di Federbalneari, alla vigilia del Consiglio dei ministri che si occupera’ del nodo concessioni. “Si tratta di una materia strategica e importante”, ribadisce Maurelli. “La nostra proposta si articola in due fasi: il confronto con la Commissione europea per vedere se e’ valutabile l’esclusione del settore dalla direttiva servizi e la messa a punto di una riforma che tuteli le piccole e medie imprese, per assicurare continuita’ al nostro lavoro.

Non si puo’ ‘buttare a mare’ quanto fatto da un sistema che ha lavorato bene per il turismo, vanno tutelati gli investimenti fatti e salvaguardate le imprese a carattere familiare”. Fondamentale, per Maurelli, e’ anche “avviare una riflessione sui temi della transizione ecologica e della sostenibilita’, in un processo di condivisione con lo Stato”, e sulla “possibilita’ di attrarre gli investimenti del Pnrr”. Secondo il presidente di Federbalneari, in ballo ci sono “25 mila chilometri di coste, perche’ vanno considerati anche laghi e fiumi, e oltre 150 mila imprese. Non vanno fatte le cose di fretta, servono massima riflessione e serieta’”. (ANSA).