Balneari, Casanova (Lega): “Sì a riforma globale del settore, no a logiche punitive”

Bruxelles, 10 feb – “Lavorare ad una riforma strutturale del demanio marittimo per ammodernare il sistema, capace di rispondere tanto agli indirizzi europei quanto alle richieste di certezza e sviluppo degli imprenditori del comparto balneare. No a logiche punitive, sì ad un’azione sinergica, di concerto con tutti i livelli istituzionali, per stabilizzare e rilanciare il settore. E’ questa l’idea della Lega ed è questa la strada giusta da percorrere”. Così Massimo Casanova, europarlamentare della Lega, saluta la proposta a cui sta lavorando il Sottosegretario leghista Gianmarco Centinaio. “Abbiamo l’occasione di definire una riforma globale, che non si limiti alle sole concessioni balneari ma che fornisca una mappatura aggiornata ed esaustiva del demanio marittimo, come lo stesso settore chiede da tempo.

E’ questo l’unico modo per fornire soluzioni e risposte adeguate senza mortificare il comparto, eccellenza italiana e motore economico di straordinaria valenza per il nostro Paese, che va invece supportato, peraltro in un momento di forte crisi ed incertezza, e aiutato a rilanciarsi. Se davvero c’è la volontà di applicare principi equi e non punitivi, le altre forze politiche convergano sulla proposta della Lega. Non arretreremo di un passo sulla tutela delle nostre aziende, in Italia come in Europa. Mai consentiremo la svendita alle multinazionali di un patrimonio economico ed identitario nevralgico per il nostro Paese”, conclude l’europarlamentare leghista.

Balneari: assessore Lombardia, ‘categoria essenziale, governo la sostenga’

 

“Gli imprenditori balneari, presenti anche in Lombardia grazie alla più grande zona lacustre d’Europa, sono una categoria essenziale per il nostro modello turistico”. Lo dichiara in una nota Lara Magoni, esponente di Fratelli d’Italia e assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia, a proposito della questione delle concessioni balneari. “Stiamo parlando di migliaia di famiglie che hanno investito con coraggio e determinazione nelle loro attività e alle quali occorre un sostegno forte da parte del governo contro una direttiva europea che rischia di metterle in ginocchio”, conclude Magoni. (Adnkronos)