Marco Maurelli (Federbalneari Italia): Parlamento luogo della democrazia a tutela delle imprese turistiche. Evitare che nostre 21.000 spiagge vadano ai fondi stranieri

IN MERITO ALL’INCONTRO RICHIESTO CON IL GRUPPO FDI

Federbalneari Italia esprime fiducia per quanto emerso dal confronto richiesto con il Gruppo di Fratelli d’Italia. Il presidente Marco Maurelli nel proprio intervento ha sottolineato come la sentenza del Consiglio di Stato debba essere corretta da “sentenza politica” al giusto alveo delle proprie competenze del diritto amministrativo e non nella sostituzione del potere amministrativo su quello legislativo. “Sono stati calpestati i diritti delle imprese turistiche su temi quali la tutela del legittimo affidamento, sulle sentenze conseguite e favorevoli ed ora non più ed annullate, sui canoni di concessione da ora a base d’asta poiché dovrebbero favorire la concorrenza, sulle competenze della CGUE trascritte e superate dal Consiglio di Stato anch’esse ed ora anche paradossalmente nel forte rischio di esclusione della categoria dal percorso di riforma di questo comparto che Federbalneari Italia chiede da 10 anni ormai per dare certezze al turismo costiero italiano – spiega il Presidente Maurelli – Abbiamo chiesto all’On. Meloni di vigilare e di “parlamentarizzare” su questa crisi indotta del modello d’impresa italiana delle coste e chiesto a gran voce che il Governo risolva il grande caos generato dalla sentenza del CDS. Si giunga presto al tavolo di riforma delle concessioni demaniali passando da una legge transitoria attraverso il coinvolgimento dei comuni e delle regioni, organizzando e comprendendo al meglio il percorso da seguire per la scrittura delle nuove regole. Ci dichiariamo inoltre fortemente contrari a far si che venga calpestato in questo modo il lavoro dei comuni e delle regioni italiane su temi quali la pianificazione turistica ed urbanistica dei territori che per proprie peculiarità meritano il rispetto del Governo. La riforma è ora esiziale per il comparto. Necessaria ora più che mai l’unità delle associazioni” conclude il Presidente. 

Concessioni demaniali: Ass Marco Scajola, “Governo si attivi per un provvedimento che tuteli le imprese balneari italiane””

GENOVA. “A dieci giorni dalla sentenza del Consiglio di Stato, che ha indicato nel 2023 la scadenza delle concessioni demaniali marittime, ancora nulla di concreto si è mosso da parte del Governo per risolvere una situazione che rischia di colpire in maniera devastante un settore strategico e produttivo del turismo italiano e ligure, con famiglie e posti di lavoro messi a rischio. Chiedo al Governo entro e non oltre la fine dell’anno un provvedimento forte, coraggioso e risolutivo che possa dare certezze e stabilità alle migliaia di imprese coinvolte”. Così l’assessore al Demanio Marittimo e Coordinatore nazionale del tavolo delle Regioni sul Demanio Marittimo,  Marco Scajola in merito alla scadenza delle concessioni balneari a dicembre del 2023.
“In questi giorni – ha aggiunto l’assessore Scajola – molte forze politiche hanno espresso la loro vicinanza e la loro preoccupazione per le sorti delle spiagge italiane, che potrebbero diventare terra di conquista da parte delle multinazionali straniere. Bene, però adesso si passi dalle parole di vicinanza ai fatti, attraverso atti concreti che devono e possono essere unicamente assunti all’interno del Parlamento e dal Governo. Tutte le regioni con alto senso di responsabilità e senza alcuna strumentalizzazione di tipo politico, hanno sin da subito dimostrato coerenza e disponibilità a collaborare con il Governo, a cui però spetta una prima mossa importante e attesa”.