Commercio: Ok in consiglio al ddl sul testo unico. Assessore Benveduti: “rinnovo concessioni a 12 anni e marchio ambulanti in Liguria”

GENOVA. Approvato all’unanimità in consiglio regionale il disegno di legge che appone alcune modifiche al Testo Unico del Commercio, regolamentato dalla legge regionale 1/2007. Il disegno di legge interviene definendo in 12 anni la durata delle concessioni per il commercio ambulante, individuando il numero massimo di posteggi attribuibile a ciascun soggetto e fornendo ulteriori precisazioni sulle varie tipologie di mercati e sulle competenze dei Comuni, in modo da fornire agli stessi e agli operatori commerciali la certezza di una normativa che dovrà essere applicata in modo uniforme in tutta la Liguria.

Inoltre, tra le novità previste anche l’istituzione del marchio “Ambulanti di Liguria”, quale strumento di valorizzazione del territorio. Mentre per riqualificare le aree a rischio tenuta distributiva, in caso di insediamenti di grandi o medie strutture di vendita, l’amministrazione regionale conferma un proprio sostegno economico in favore dei Civ e rinvia a provvedimento di giunta l’individuazione dei criteri per un sostegno diretto alle imprese che operano nelle aree interessate. “Oggi arriva a conclusione un lungo lavoro di condivisione che Regione Liguria, grazie al costante impegno dei propri qualificati tecnici, ha saputo coordinare al meglio con tutte le organizzazioni maggiormente rappresentative del settore e Anci Liguria, per risolvere particolarità emerse nel tempo – dichiara l’assessore al Commercio di Regione Liguria Andrea Benveduti – Siamo convinti che questo dialogo costruttivo, sia da stimolo per l’intero comparto in vista della programmazione comunitaria che ci vedrà presto coinvolti”.

Concessioni demaniali, Mangialardi (PD) duro: «Speculazioni di Salvini valgono zero»

Così il capogruppo del Partito Democratico sulla decisione presa dall’adunanza plenaria del Consiglio di Stato riguardante la proroga fino al 2023 delle concessioni demaniali marittime

 

Ci vedremo quanto prima con le associazioni regionali del settore turistico balneare per confrontarci e condividere le azioni da mettere in campo dopo la decisione del Consiglio di Stato di aprire alle regole della concorrenza le concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative a partire dal 2023». Così il capogruppo del Partito Democratico Maurizio Mangialardi sulla decisione presa dall’adunanza plenaria del Consiglio di Stato riguardante la proroga fino al 2023 delle concessioni demaniali marittime.

«Purtroppo gli ultimi 15 anni sono trascorsi senza che né i governi né i parlamenti che si sono succeduti affrontassero adeguatamente le novità normative introdotte dalla direttiva Bolkestein. Già allora sarebbe stato preferibile costruire insieme agli operatori balneari una proposta che bilanciasse la tutela della concorrenza e la salvaguardia dei diritti di lavoratori e imprese, anziché rimandare continuamente il problema. Oggi, seppur con minor tempo a disposizione, l’obiettivo resta il medesimo. Le solite speculazioni elettorali di Salvini e della Lega, così come le loro perentorie promesse di impedire l’applicazione della Bolkestein, valgono zero di fronte alla decisione del Consiglio di Stato. E se si vuole essere realisti occorre prenderne atto in fretta. Crediamo, invece, che per scongiurare questa possibile crisi sia necessaria un’iniziativa legislativa forte, che già a partire dalla prossima Legge di bilancio inizi subito a dare risposte concrete per evitare la destabilizzazione del settore. Una crisi che potrebbe diventare addirittura sociale, poiché in molte realtà come le Marche sono a rischio nell’intero comparto turistico non solo milioni di euro di investimenti per la riqualificazione delle strutture, ma anche la sopravvivenza di microimprese a conduzione familiare e migliaia di posti di lavoro».