Olbia, concessioni balneari: Importanti rassicurazioni per la categoria

Dall’on. Quirico Sanna importanti rassicurazioni per la categoria

 

Proseguono gli incontri con gli attori degli Enti locali per chiarire gli aspetti cruciali sulle concessioni Il giorno 15 gennaio, la Fiba Confesercenti nord est Sardegna ha incontrato l’Assessore agli Enti locali, l’On. Quirico Sanna, e la Consigliera Regionale, l’On. Carla Cuccu, in un’assemblea molto partecipata dalla categoria dei balneari di Olbia, Arzachena, Santa Teresa, Siniscola. Un incontro orientato a fare chiarezza in un momento estremamente complesso per il comparto
italiano.

A riguardo, l’assessore Quirico Sanna, commentando la sentenza dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, ha ricordato che, al momento, la stessa non è stata depositata e che, comunque, si ravvisa un eccesso di giurisprudenza, ricordando che allo stato attuale la legge 145/2018 è ancora in vigore non essendo stata abrogata.
L’Assessore ha poi illustrato il proprio apporto tecnico nel corso degli incontri Stato – Regioni, evidenziando il ruolo fondamentale dei concessionari balneari per la collettività, chiamati spesso a colmare la totale assenza dello Stato nell’erogazione dei servizi in spiaggia per i diversamente abili, per il salvamento a mare, la pulizia degli arenili e nell’erogazione di servizi come docce e bagni.

Premesso che la Fiba è sempre stata contraria alle evidenze pubbliche, previste dalla direttiva Bolkestein ,ragioni per le quali gli attuali concessionari balneari devono ricevere le giuste garanzie a loro tutela sia nella definizione dei criteri richiamati, nelle ipotetiche, evidenze pubbliche, se ci saranno, sia nel rispetto di tutte le peculiarità di ogni singola Regione.

Nel caso Sardegna, sarà proprio l’On. Quirico Sanna ad occuparsi, con gli uffici del suo Assessorato, della mappatura di tutte le concessioni in essere nell’isola, circa 1.200. Un impegno evidentemente notevole di fronte al quale è stata chiesta al Governo una tempistica più congrua di almeno 6 anni e non due, come previsto, per poter portare a compimento il lavoro assegnato.

La sola mappatura di ogni singola concessione, solo per citarne un aspetto, è estremamente complessa, anche in virtù del fatto che, negli anni, la stessa può aver cambiato la sua natura, per vie di modifiche rispetto alle cartografie e, aspetto non secondario, dell’erosione costiera.
Un altro aspetto fondamentale evidenziato dalla categoria è quello relativo all’individuazione di nuove regole per la stesura dei PUL, utili a rendere gli stessi più coerenti con la situazione attuale.

Fase cruciale, questa, per la quale si rende indispensabile un confronto costante con la categoria, attraverso l’istituzione di specifici tavoli tecnici orientati ad una visione mirata a prediligere i servizi piuttosto che un’assegnazione degli spazi disomogenea e disarmonica .
Come lo stesso Assessore ha ricordato, subito dopo l’elezione del Presidente della Repubblica si recherà a Roma per portare avanti le istanze della Regione Sardegna.

Nel frattempo, le attuali concessioni demaniali ,non sono scadute, come erroneamente si possa pensare e resteranno in essere fino alla fine dello Stato di emergenza, più ulteriori 90 giorni. Il direttivo FIBA Confesercenti Nord Est Sardegna si dice molto soddisfatto dell’incontro, primo di una lunga serie di appuntamenti chiarificatori su un tema, quello delle concessioni balneari, che rischia di danneggiare decine di migliaia di imprese del settore.

Il Presidente Fiba Confesercenti Nord Est Sardegna

Francesco Gambella

Balneari, Rustignoli: “Chiediamo risposte chiare al Governo”

 

Il presidente di FIBA Confesercenti, Maurizio Rustignoli, chiede al Governo risposte chiare in merito alla attuazione della legge 145/2018, prima di avviare la discussione di qualunque provvedimento di riforma del settore balneare.

“Nei giorni scorsi – afferma Rustignoli – FIBA Confesercenti ha presentato al Governo il documento tecnico per l’avvio del confronto in merito alla vicenda delle concessioni demaniali marittime. Il documento ripercorre i passaggi sviluppatasi successivamente all’adozione della Direttiva Bolkestein e pone al Governo alcuni quesiti, per i quali, a giudizio di FIBA Confesercenti, è indispensabile vengano fornite risposte chiare e definite, preliminari alla discussione di qualunque norma”.

“Mentre non è dato sapere quale sia il responso della Commissione UE sulle repliche del nostro Governo alla lettera di “messa in mora” del dicembre 2020 – prosegue – e pronunciandosi l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato sfavorevolmente sulle proroghe automatiche, senza in alcun modo considerare che l’estensione della durata delle concessioni non costituisce una proroga, ma il tempo dato al Sistema per poter procedere ad una revisione dei princìpi ed alle imprese per riorganizzarsi, beneficiando di tempi congrui in ossequio al legittimo affidamento, il legislatore dovrebbe ora rinunciare a porre in essere quella riforma le cui basi sono state già “gettate” all’interno della legge n. 145/2018, senza che nessun organo abbia mai opposto alcunché?”.

“Fra l’altro – sottolinea il presidente – lo stesso Consiglio di Stato ha già preso atto di questa legittima esigenza di dilazione dei tempi, quando afferma, nella nota sentenza dell’AP, che, “al fine di evitare il significativo impatto socio-economico che deriverebbe da una decadenza immediata e generalizzata di tutte le concessioni in essere, di tener conto dei tempi tecnici perché le amministrazioni predispongano le procedure di gara richieste e, altresì, nell’auspicio che il legislatore intervenga a riordinare la materia in conformità ai principi di derivazione europea, le concessioni demaniali per finalità turistico-ricreative già in essere continuano ad essere efficaci sino al 31 dicembre 2023 …”, pur avendo indicato all’uopo un termine troppo ristretto”.

“Riteniamo dunque – conclude Rustignoli – che non debba essere considerato fuori luogo potersi attendere, dopo un confronto con la Commissione UE, di cui non si conosce ancora il responso, il riconoscimento di un più lungo termine entro il quale procedere alle ricognizioni, mappature, rilevazioni (oggetto peraltro della espressa previsione del DDL “Concorrenza”, dopo essere state già previste dalla legge n. 145) per poi passare all’attuazione della riforma. Una riforma di cui, lo ribadiamo, erano già state gettate le basi con la legge 145, senza che poi, senza alcuna responsabilità delle Associazioni e degli operatori del comparto, si sia dato un seguito. Parteciperemo quindi ai prossimi incontri, chiedendo al Governo di mettere le carte in tavola, chiarendo quali siano i suoi intendimenti rispetto alle questioni preliminari evidenziate, prima di avviare qualunque altro approfondimento”.