Nuove regole per le spiagge di Olbia con il Piano di utilizzo dei litorali (Pul)

Il Comune di Olbia ha approvato il Pul durante il Consiglio comunale del 9 dicembre 2024, introducendo un piano per valorizzare e proteggere le 23 spiagge locali. Il progetto si concentra su interventi di tutela ambientale, come il recupero delle dune e la regolamentazione delle concessioni balneari, suddivise in tre categorie di litorali: integri (10% concessioni), periurbani (30%) e urbani (35%).

Saranno realizzati parcheggi a distanza di 100 metri, accessi facilitati per persone con disabilità, passerelle in legno e riqualificazione di chioschi e strutture, che dovranno rispettare vincoli ambientali. Anche le aree retrostanti con stagni e vegetazione subiranno interventi di recupero, per migliorare l’esperienza turistica mantenendo intatto l’ecosistema naturale.

I nuovi chioschi costruiti sulla sabbia dovranno essere realizzati seguendo specifici criteri riguardanti i materiali utilizzati, la loro localizzazione e il design architettonico. Inoltre, sarà necessario ridurre le ampie e a volte eccessive aree occupate dagli ombrelloni delle concessioni esistenti. L’intento primario è quello di aumentare lo spazio riservato alla spiaggia libera, portandolo al 70 per cento del totale disponibile.

Il piano include norme per costruzioni ecosostenibili e per l’uso di materiali smontabili, puntando a una gestione delle spiagge più sostenibile e integrata nel paesaggio.

Proposta in Puglia: un osservatorio per uniformare le norme sul demanio marittimo

Un osservatorio regionale per coordinare l’applicazione della normativa in materia di demanio da parte dei comuni costieri e favorire il dialogo tra istituzioni e gestori balneari, che sono tra i protagonisti dell’offerta turistica pugliese.

Un osservatorio regionale potrebbe presto diventare realtà in Puglia per garantire una gestione uniforme della normativa sul demanio marittimo e supportare i gestori balneari, elemento chiave del turismo locale. Presentato da Massimiliano Di Cuia (Forza Italia), il progetto mira a coordinare le amministrazioni comunali costiere attraverso linee guida condivise, con la partecipazione di rappresentanti istituzionali, associazioni di categoria e dirigenti regionali.


“L’istituzione dell’osservatorio mira ad evitare che possano verificarsi discrasie nell’applicazione della normativa da parte delle amministrazioni comunali costiere, implementando il ruolo di coordinamento e monitoraggio sugli stessi da parte della Regione, soprattutto in un momento delicato come quello che il settore sta attraversando. Prosegue Di Cuia: “L’osservatorio, in quest’ottica, potrà adottare linee guida in materia di demanio costiero e portuale. Si tratta di un intervento che, se varato, può concorrere a dipanare le incertezze scaturite dai molteplici livelli legislativi che disciplinano la costa. Mi auguro che la proposta inizi il suo percorso legislativo al più presto e trovi la più ampia condivisione da parte dei colleghi consiglieri”.