La regione investe 22 milioni contro erosione coste, il plauso di Confartigianato Balneari

Mauro Vanni: “Ci auguriamo che altre Regioni prendano esempio dalla nostra”

Il sindacato nazionale Confartigianato Imprese Demaniali coglie con soddisfazione la notizia dello stanziamento di 22 milioni complessivi, da parte della Regione Emilia-Romagna, per il ripascimento di 15 chilometri di spiaggia emiliano-romagnola, con i primi lavori riguardanti 11 chilometri di costa romagnola al via già in primavera. 

Il commento di Mauro Vanni, presidente Confartiganato Demaniali: “La salvaguardia delle spiagge dai fenomeni di erosione, oltre all’indiscutibile aspetto ambientale, è fondamentale anche in chiave turistica e per l’economia collegata al comparto economico centrale per il territorio.  Grazie alla Regione Emilia-Romagna per aver ritenuto prioritario procedere a questo intervento per la tutela del litorale, stanziando subito una cifra importante, senza attendere l’arrivo delle risorse del Pnrr. Una mossa che consentirà di anticipare i tempi e, ci auguriamo, di ultimare l’intervento in tempo per la prossima stagione balneare.  Ci auguriamo che altre Regioni prendano esempio e procedano nella stessa direzione, mostrando uguale sensibilità e considerazione del ruolo strategico che in Italia la spiaggia riveste per l’industria dell’accoglienza”.

FEDERBALNEARI ITALIA: CHIEDIAMO AL GOVERNO DRAGHI DI PROCEDERE SUBITO ALLA RIFORMA DEL SISTEMA TURISTICO BALNEARE, IL CUI VALORE E’ STIMATO IN OLTRE 26 MILIARDI ANNUI

MAURELLI: “CONSIGLIO DI STATO FACCIA CHIAREZZA E DETTI L’AGENDA DELLA RIFORMA ESCLUSIVAMENTE SOTTO IL PROFILO AMMINISTRATIVO”

Roma, 22 ottobre – Quella del settore balneare è una riforma non più rimandabile prima che l’intero comparto economico turistico subisca modelli estranei alle proprie dinamiche economiche ed indifferenti ai principi dell’ordinamento italiano. Per questo in attesa del Parere del Consiglio di Stato chiamato a pronunciarsi in merito all’applicazione della legge 145/2018 che ha disposto il prolungamento al 2033 della validità delle concessioni demaniali marittime su cui insistono i circa diecimila stabilimenti balneari italiani e che non arriverà prima di 2 mesi, Federbalneari Italia lancia un appello al Governo Draghi.

In attesa della sentenza si tratta di decidere sul futuro e sul valore dell’economia del turismo italiana, stimato in oltre 26 miliardi di euro annui– spiega il Presidente di Federbalneari Italia, Marco Maurelli – L’unico comparto che ha retto nella Blue Economy è quello balneare, soprattutto nell’ultimo biennio. Riteniamo, quindi, che non sia il caso di rompere gli equilibri di un modello che tiene portando discriminazione e incertezza nel settore. Temi, questi, che rischiano di continuare a prevalere ancora una volta”.

E’ il momento giusto, invece, per dare seguito ai DPCM attuativi contenuti nella legge 145/2018 dando un segnale alla Corte di Giustizia europea che, probabilmente, sarà chiamata ad esprimersi sulla norma. La politica sia consapevole del proprio ruolo e governi la fase di rilancio tutelando le imprese, vero fiore all’occhiello dell’economia turistica italiana. Riteniamo, infatti, che il Consiglio di stato debba far chiarezza e dettare l’Agenda della Riforma esclusivamente sotto il profilo amministrativo.  Ci appelliamo al Governo Draghi: è necessario applicare subito la legge 145/2018 che contiene tutti i cardini per riformare un settore fondamentale per la nostra economia. Chediamo, inoltre, che si avvii subito un Tavolo Tecnico per la ricognizione dei beni demaniali, fase attuativa della legge.

Questo è il momento per dare una svolta confermando la fase transitoria puntando ad un riordino ragionevole del settore nel rispetto della normativa italiana e degli investimenti del Sistema turistico balneare italiano, procedendo ad una riforma mai attuata finora, seppur prevista ed attesa da oltre 12 anni” conclude Maurelli.