Maurizio Gasparri (FI): “Balneari, Gasparri: no a norme in Parlamento ostile ad imprese”

“Una cosa è certa: in nessuna legge sulla concorrenza saranno introdotte norme ostili alle imprese balneari e al commercio. Sono state approvate norme chiare. Il contenzioso con l’Europa non è ancora stato formalizzato e si discuterà, se mai se ne discuterà, in lustri futuri. Non c’è nessuna necessità di varare norme che in Parlamento verrebbero appallottolate come carta straccia e buttate nei cestini. Se qualche tecnico di retrobottega  dovesse assume iniziative che non gli competono se ne andrà a casa. Lo diciamo alle tecno-strutture anche di Palazzo Chigi e penso a qualche professore-consulente che non conosce il Paese reale e, prima con gli editoriali oggi con le provocazioni, vorrebbe mettere in crisi i settori produttivi. Forza Italia si è espressa già a tutti livelli, con il capo delegazione al governo, con il coordinatore nazionale: la Bolkestein va superata, le imprese del mondo balneare, del turismo e del commercio vanno tutelate e quindi non c’è nessun pericolo che vengano inserite norme che nessuno scriverà. E i tecnici eseguano gli ordini, non prendano decisioni che competono alla politica. Forza Italia in queste ore è stata chiarissima e quindi non ci sarà nessuna norma ostile alle imprese. Qualche professore riprenda a scrivere articoli, che peraltro non meritano nemmeno la lettura”. Così il senatore Maurizio Gasparri componente del Comitato di Presidenza di Forza Italia

CAPACCHIONE (SIB): SULLA QUESTIONE CONCESSORIA EVITARE INTERVENTI LEGISLATIVI IMPROVVISATI E FRETTOLOSI

“Sarebbe un grave errore inserire nella legge annuale sulla concorrenza la questione delle concessioni demaniali
marittime: un inaccettabile “colpo di mano”

Abbiamo avuto notizia, da ambienti parlamentari e di Governo, che la Presidenza del Consiglio dei ministri intenderebbe inserire anche la questione delle concessioni demaniali marittime nel Disegno di legge annuale sulla concorrenza in corso di elaborazione e che dovrebbe andare a breve nel Consiglio dei Ministri per poi essere esaminata ed approvata dal Parlamento.

Se questa notizia fosse fondata sarebbe un grave errore perché è ancora pendente e non conclusa una intensa e seria interlocuzione fra i nostri Uffici ministeriali preposti e quelli della Commissione europea sulla validità ed efficacia della
vigente normativa di riforma della materia contenuta nella legge nr.145/2018. A ciò si aggiunga che si è in attesa della pronuncia del Consiglio di Stato in Adunanza plenaria sui contenziosi riguardanti la sua applicazione e che potrebbe fornire utili e importanti indicazioni in punto di diritto.

Ma soprattutto si avrebbe una clamorosa smentita di quanto sin qui operato e dichiarato dal Governo: dalla difesa della legge nr. 145/2018 nella lettera di risposta alla Commissione europea al rifiuto del Governo e segnatamente del Presidente Draghi di inserire la questione delle concessioni demaniali marittime nel PNRR così come chiesto incautamente ad aprile dal Vice Commissario europeo Dombrovskis.
A conferma di ciò, il testo del PNRR adottato dal Governo e dal Parlamento italiano e approvato dalla Commissione e dal Consiglio Europeo non contiene alcun riferimento alle concessioni demaniali marittime e all’applicazione della cd Bolkestein sulle nostre spiagge.

Per non citare le ripetute assicurazioni del Ministro Garavaglia che qualsiasi soluzione sarà illustrata e concordata con
le organizzazioni di categoria prima ancora che con gli Uffici della Commissione Europea. In definitiva sarebbe un “colpo di mano” sbagliato, inaccettabile e intollerabile.
Ci auguriamo e ci aspettiamo che ciò non avvenga.