Green Pass obbligatorio per i dipendenti, Fipe-Confcommercio: “Siamo favorevoli, ma servono regole chiare e tempo per organizzarsi”

Sull’ipotesi di introduzione dell’obbligo di carta verde per i dipendenti dei pubblici esercizi a partire dalle prossime settimane

Green Pass obbligatorio per i dipendenti, Fipe-Confcommercio: “Siamo favorevoli, ma servono regole chiare e tempo per organizzarsi.La nostra federazione è da sempre dalla parte di chi ritiene che dalla pandemia si esce con la vaccinazione. Dunque, a favore del Green Pass anche per i lavoratori delle proprie imprese. A patto, però, che questa non sia una scorciatoia per non affrontare il tema dell’uso estensivo del Green Pass a tutto il mondo del lavoro e che si chiariscano alcuni punti fondamentali“.

“In primis bisogna riflettere sui tempi di introduzione di tale misura per dare un preavviso congruo e consentire a chi sceglie di vaccinarsi di poterlo fare in coerenza ai protocolli sanitari e alla pianificazione della campagna vaccinale. Un provvedimento senza programmazione metterebbe in grande difficoltà sia i lavoratori che le imprese. Altro punto fondamentale riguarda il rapporto con quei dipendenti che decideranno liberamente di non dotarsi del Green Pass. Quali saranno le responsabilità e gli obblighi del datore di lavoro? Su questo è necessario un quadro normativo chiaro. La priorità è mettere gli imprenditori nelle condizioni di gestire eventuali criticità senza alcun onere oltre quello, già di per sé assai pesante, di non poter utilizzare una parte del personale”. Questo il commento di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi, sull’ipotesi di introduzione dell’obbligo di carta verde per i dipendenti dei pubblici esercizi a partire dalle prossime settimane.

La Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, è l’associazione leader nel settore della ristorazione, dell’intrattenimento e del turismo, nel quale operano più di 300 mila aziende. FIPE rappresenta e assiste bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, pasticcerie, discoteche, stabilimenti balneari ma anche aziende di ristorazione collettiva, grandi catene di ristorazione multilocalizzata, società emettitrici di buoni pasto, sale gioco, buffet di stazione, aziende di catering e banqueting. Conta oltre 1 milione di addetti ed un valore aggiunto di 46 miliardi di euro.

FIPE si propone come aggregatore del tessuto imprenditoriale del turismo e, in particolare, della ristorazione e dell’intrattenimento in Italia nelle sue più varie forme. Il principale obiettivo è la diffusione della conoscenza dell’attività dei propri associati, il ruolo preminente che essi rivestono nella creazione del PIL del nostro Paese, la difesa del Made in Italy tipica del settore e la capillarità della presenza in tutto il territorio nazionale. FIPE si fa portavoce delle istanze degli imprenditori e le rappresenta presso le Istituzioni: audizioni presso le Commissioni parlamentari, interventi nei gruppi di lavoro delle Agenzie governative e dei ministeri, partecipazione ai tavoli di confronto ministeriali, supporto alle Associazioni nazionali e alle singole aziende. Obiettivo di FIPE è rendere strutturale e consolidare nel lungo periodo le relazioni con i suoi associati e con il Governo, proponendosi come trait d’union tra questi due fondamentali stakeholders.


FIPE è membro di CONFCOMMERCIO – Imprese per l’Italia, principale organizzazione del settore terziario ed è parte di Confturismo dove rappresenta insieme ad altre associazioni il settore del turismo. A livello internazionale è parte importante di Hotrec, associazione europea dei Ristoranti, Bar, Caffè e Alberghi. FIPE è anche promotrice e firmataria del primo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti da aziende dei settori pubblici esercizi, ristorazione collettiva e commerciale e turismo, stipulato nel febbraio del 2018 con le OO.SS. italiane maggiormente rappresentative.

FEDERBALNEARI ITALIA: IL COMUNE DI REGGIO CALABRIA RILASCIA CONCESSIONI ESTESE AL 2033. UN SUCCESSO PER LA FEDERAZIONE

Il Comune di REGGIO CALABRIA ha iniziato a rilasciare le concessioni demaniali estese fino al 2033 in osservazione delle norme dello Stato del 2018 e della norma di sostegno al turismo durante la pandemia quale il decreto rilancio. Un successo per Federbalneari Italia e Federbalneari Calabria. 

Già l’ANTITRUST aveva aperto una segnalazione di mancanza di concorrenza sul COMUNE DI REGGIO CALABRIA in merito al rilascio delle estensioni di durata della concessione al 2033 che si è concluso positivamente grazie anche all’intervento di FEDERBALNEARI CALABRIA che ha interagito in modo adeguato con la REGIONE CALABRIA lasciando che FEDERBALNEARI ITALIA illustrasse anche al COMUNE DI REGGIO CALABRIA la differenza tra proroga dello stato pandemico fino al 2021.

FEDERBALNEARI CALABRIA inoltre ha chiesto ed ottenuto l’intervento del presidente federale Marco Maurelli in COMMISSIONE TRASPARENZA per spiegare e ben motivare la validità dei procedimenti da adottare per il rilascio dei titoli concessori al 2033.

“Questo percorso ha consentito di far avviare una rapida e progressiva stabilizzazione del TURISMO in CALABRIA anche in virtù della validità delle tesi ben portate da FEDERBALNEARI ITALIA.  Dunque tutto è bene ciò che finisce bene nel rispetto delle norme italiane ed europee – dichiara il presidente di FEDERBALNEARI ITALIA Marco Maurelli – Chiediamo alle imprese TURISTICHE della COSTA della CALABRIA di segnalare al presidente Massimo Nucera della nostra FEDERBALNEARI CALABRIA quanto avviene poiché intendiamo seguire le difficoltà delle imprese in questa delicata fase senza che si creino incomprensioni in altre parti d’Italia. Dunque FEDERBALNEARI ITALIA resta a vigilare sulla norma e sul suo iter attuativo”.

“Finalmente anche Reggio Calabria ha iniziato da pochissimi giorni ad estendere le concessioni demaniali al 2033 rispettando la legge dello stato grazie esclusivamente al nostro lavoro regionale ed ai preziosi contenuti che ci sono stati forniti da FEDERBALNEARI ITALIA. Siamo molto soddisfatti dell’obbiettivo raggiunto, ora bisogna lavorare su quei pochi comuni rimasti che vanno contro la legge dello Stato e faremo il lavoro che abbiamo fatto sulla Città di Reggio Calabria” aggiunge il presidente di FEDERBALNEARI CALABRIA Massimo Nucera

Dopo La Calabria FEDERBALNEARI ITALIA conferma la strumentalità di quanto continua a fare l’ANTISTRUST in Italia come per la LEGGE REGIONALE ABRUZZO che ha sin da subito stabilizzato le imprese del turismo costiero abruzzese con una legge molto rispettosa dei principi del codice della navigazione e delle due leggi dello Stato sulla durata delle concessioni demaniali. Come pure per la segnalazione AGCM sul rilascio delle concessioni per il COMUNE DI GRADO di cui non si condividono né contenuti nè metodi, e di cui non vorremmo pensare che si possa trattare di interventi a “forte valenza politica” anche perché nessuna delle leggi presunte non conformi al diritto europeo è stata abrogata o cancellata anche parzialmente,  e la difficoltà che ’Antitrust sta ponendo il rilascio delle estensioni al 2033 delle concessioni balneari delle imprese procidane con un parere  ancora una volta appare fuorviante e destabilizzante, nonché ingiusto, per le imprese che attendono ormai dal 2019 l’atto concessorio così come previsto dalla legge di stabilità del 2018 e dal decreto rilancio del 2020 a sostegno dell’economia e del turismo italiano.

Gli uffici di FEDERBALNEARI ITALIA sono pertanto a disposizione degli Enti concedenti e dei concessionari di ogni regione d’Italia per superare le eccezioni dell’AGCM su leggi e procedimenti pubblici in tema di concessioni demaniali e durata, fissata oggi per legge dello Stato nella fase transitoria.