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Concessioni, ieri al Consiglio di Stato udienza cruciale su scadenza al 2033 e proroga al 2027

Ieri, presso il Consiglio di Stato, si è svolta un’udienza cruciale per il futuro delle concessioni balneari italiane, con un serrato confronto tra le parti in causa. Al centro del dibattito, due temi fondamentali: la validità della pubblicazione all’albo che fisserebbe la scadenza delle concessioni al 2033 e la legittimità della proroga al 2027.

Gli avvocati Nicolò Maellaro e Vito Fabio Colonna hanno fronteggiato la difesa del Comune, contestando l’eccezione sollevata dal Comune di Monopoli di inammissibilità dei ricorsi presentati dai concessionari in primo grado contro la delibera di giunta n. 284 del 28 dicembre 2023.

I punti chiave del dibattito
Il Comune sostiene che i ricorsi di alcuni concessionari (quattro su ventuno) siano inammissibili, in quanto le loro concessioni sarebbero già state ridotte nel 2021 a seguito dell’Adunanza Plenaria n. 18/2021 nonché per effetto della mancata impugnazione della riduzione della durata delle concessioni suppletive già occorsa precedentemente all’affidamento dell’incarico ai due legali. La mancata impugnazione di tale riduzione avrebbe, secondo il Comune, determinato un’assenza di interesse a contestare la successiva delibera del 2023, considerata un atto a loro favorevole in quanto postiipava la scadenza al 2024.

La difesa, tuttavia, ha ribadito che la delibera impugnata ha ridefinito ex novo il quadro giuridico delle concessioni, rendendo tempestiva l’impugnativa. La questione assume particolare rilievo poiché, nell’estate scorsa, il Comune di Monopoli ha già visto passare in giudicato 16 sentenze del TAR Bari che confermano la scadenza delle concessioni al 2033. Risultati simili, annunciano i legali, sono attesi per analoghi ricorsi riguardanti il Gargano in provincia di Foggia.

Il nodo della pubblicazione all’albo e la proroga al 2027
Sul fronte giuridico, il dibattito si è concentrato sulla conformità della pubblicazione all’albo ai principi comunitari di trasparenza e concorrenza, tema reso ancor più complesso dalle diverse interpretazioni giurisprudenziali.

Un ulteriore punto di scontro riguarda la proroga al 30 settembre 2027, concordata con l’Unione Europea. La legittimità di tale proroga per evitare un deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia Europea, scenario paventato dal Prof. Condinanzi al tavolo tecnico ha visto la benedizione della massima carica dello Stato che ha promulgato l’ultima legge proroga come risultante dall’accordo con la UE concluso dal Ministro Fitto sponsorizzato come Commissario europeo dallo stesso Presidente Mattarella.

Una questione di portata nazionale
La vicenda non si limita a Monopoli: durante un’udienza cautelare odierna presso lo stesso Consiglio di Stato, è stata discussa una controversia analoga riguardante le concessioni del Comune di Santa Marinella. In quel caso, il Comune sostiene la tesi dei concessionari, citando come precedente le recenti sentenze del TAR Bari e Friuli Venezia Giulia, che hanno confermato la validità della pubblicazione all’albo e la scadenza al 2033, in linea con il Codice della Navigazione.

Coste tirreniche flagellate dalle mareggiate, ad Ostia stabilimenti devastati

Le recenti mareggiate che hanno colpito il litorale tirrenico hanno avuto un impatto particolarmente devastante su Ostia, dove circa 40 stabilimenti balneari sono stati danneggiati o distrutti, causando danni stimati in oltre 4,5 milioni di euro. Raffiche di vento fino a 70 km/h e onde di oltre due metri hanno eroso la costa, invaso strutture come bar, ristoranti e cabine, e spazzato via fino a 50 metri di spiaggia.

Tra i casi più emblematici, lo storico stabilimento Kursaal, chiuso da mesi, è stato ridotto a macerie, con le sue 200 cabine spazzate via. Anche il noto Shilling, sotto sequestro, ha subito la distruzione delle pedane, del bar e della pista da ballo. Altri stabilimenti come Hibiscus, Nuova Pineta e Capanno hanno registrato danni significativi, con campi da tennis distrutti e ristoranti allagati. La storica rotonda di Ostia, simbolo del lungomare, ha riportato crepe strutturali, sollevando timori per la sua stabilità futura.

La Federbalneari Roma ha chiesto misure straordinarie al prefetto, tra cui la sospensione dei tributi e un piano di emergenza per il ripascimento della spiaggia, poiché le strutture danneggiate mettono a rischio la prossima stagione turistica. Anche se sono stati realizzati interventi anti-erosione, questi si sono rivelati insufficienti di fronte alla forza del mare, aggravando una situazione già compromessa da concessioni scadute e stabilimenti abbandonati.

Mareggiate in Toscana: situazione sulle coste

Oltre al caso di Ostia, anche le coste toscane sono state pesantemente colpite dalle recenti mareggiate, con danni diffusi soprattutto a Marina di Pisa. Qui le onde alte fino a 5 metri hanno causato danni significativi, superando in alcuni punti le barriere di protezione. Il Bagno Gorgona è stato nuovamente distrutto, con cabine completamente abbattute, e i sassi trascinati dal mare hanno invaso le strade, in particolare nell’area di via Duodi e piazza delle Baleari. Nonostante gli interventi di somma urgenza degli scorsi anni, alcune zone, come la cosiddetta “cella 4,” si sono dimostrate vulnerabili, confermando la necessità di ulteriori lavori strutturali previsti per il 2025

Anche in altre località della costa toscana, come il litorale versiliese e quello livornese, il maltempo ha lasciato il segno, con stabilimenti balneari danneggiati, spiagge erose e sassi scaraventati sulle strade. Le autorità regionali stanno monitorando la situazione, sottolineando l’urgenza di interventi per fronteggiare eventi climatici sempre più estremi