Balneari, Casanova (Lega), doccia gelata per migliaia di imprese, Italia faccia sentire sua voce

Bruxelles, 10 nov – “La decisione del Consiglio di Stato è una doccia gelata per il comparto turistico balneare italiano, che rischia di sancire la morte di oltre 30 mila famiglie che lavorano nel settore, decretando il blocco degli investimenti in un momento di massima urgenza di ripresa economica e rendendo fortemente instabile il futuro di circa un milione di lavoratori. Ma soprattutto è il preludio allo smantellamento di un pezzo fondamentale della nostra economia e della nostra cultura del turismo e dell’accoglienza, che ha nell’unicità costiera costellata di piccole imprese un unicum in tutto il mondo. Delle due l’una: o manca totalmente la conoscenza degli elementi minimi del fare impresa, o è in corso un attacco senza precedenti al nostro patrimonio, che si appresta a essere l’ennesima vittima delle burocrazie europee, prossima a essere svenduta e colonizzata dalle multinazionali. Da questo momento in poi nessun investimento né programmazione potranno essere messi in campo dagli operatori: quale folle impegnerebbe i pochi risparmi rimastigli dopo due anni drammatici di pandemia per lavorare ad un’attività che tra qualche mese non gli apparterrà più? Ma, soprattutto, quale istituto bancario aiuterà mai un piccolo imprenditore che, da questo momento in poi, ha perduto ogni prospettiva? Si sta uccidendo un pezzo della nostra italianità e il futuro di migliaia di famiglie e lavoratori e lo si sta consentendo con la connivenza di precise forze politiche che oggi esultano di fronte a una simile assurdità, decretando il fallimento della politica italiana”.

Lo dichiara Massimo Casanova, europarlamentare della Lega e titolare del ‘Papeete Beach’. “Sconvolge, peraltro – aggiunge Casanova -, il tempismo perfetto rispetto agli ‘avvertimenti’ giunti non più tardi di qualche giorno fa dall’Ue. È importante, ora più che mai, che il Governo e le forze politiche che vogliono realmente salvare questo Paese si pongano con forza e chiarezza nel perimetro di difesa delle nostre imprese. Noi come Lega lo abbiamo fatto e continueremo a farlo, a Roma come a Bruxelles” conclude Casanova.

CNA Balneari: “Urgente riformare il demanio. Serve equilibrio tra concorrenza e tutela degli investimenti realizzati dai concessionari

“È di massima urgenza che Governo e Parlamento approvino una riforma del demanio individuando il giusto equilibrio tra i principi della concorrenza e la doverosa tutela degli investimenti e degli interessi dei concessionari uscenti”. Lo afferma in una nota CNA Balneari. Il riferimento è alla sentenza del Consiglio di Stato che ha stabilito come le concessioni balneari debbano essere riassegnate entro due anni al massimo tramite gare pubbliche. Si tratta di una sentenza che non tiene conto di una legge approvata dal Parlamento in materia di prolungamento delle concessioni. 
“Occorre scongiurare – prosegue la nota – un pesante impatto sociale ed economico su 30mila imprese balneari italiane, e sul loro indotto, che rischiano di essere messe in liquidazione dopo importanti investimenti ancora da ammortizzare per realizzare un’offerta di servizi turistici balneari di alta qualità, capace di attirare clienti e turisti responsabili e di alta gamma, un’esperienza quasi unica nel contesto europeo”.