Gare per le concessioni demaniali (FDI): il Governo tuteli i propri imprenditori difendendoli

In questi giorni si è diffusa la notizia dell’inserimento, all’interno del ddl concorrenza di prossima uscita, della messa a gara delle concessioni demaniali marittime. 
Il governo si era impegnato a cercare una soluzione per tutelare le migliaia di operatori dei tanti settori che lavorano sul demanio: dai balneari, agli operatori della nautica, dalle ristorazione agli albergatori.  Ormai le categorie, i dipendenti, i fornitori si sono trasformati in eterni precari. 
In un momento in cui già è difficile la sopravvivenza, a causa ultimamente anche di regole e imposizioni molto discutibili chiediamo, come *Fratelli d’Italia* , che il Governo tuteli i propri imprenditori difendendoli, anziché contribuire a lasciarli soli nell’incertezza.

 Costanza Bianchini
Responsabile regionale 
Dipartimento demanio marittimo e imprese balneari 

 Augusto Sartori
Responsabile regionale 
Dipartimento ristorazione e locali notturni

 Raffaello Bastiani
Vice responsabile regionale 
Dipartimento demanio marittimo e imprese balneari

BALNEARI: SI LAVORI A RIFORMA ORGANICA CHE NON PENALIZZI SETTORE

Il Pd sta lavorando a una riforma organica della materia che tenga conto delle specificità del nostro demanio su cui non ci sono solo stabilimenti balneari ma anche negozi, cinema, distributori di benzina, circoli nautici e altre attività. In tal senso, ricordo il lavoro svolto dal ministro dell’Economia Gualtieri sulla questione dei balneari pertinenziali, che nessuno prima di lui era riuscito ad affrontare e a risolvere. Il Governo dovrà rappresentare in Europa la specificità della nostra offerta turistica balneare e schierarsi con le nostre imprese. I Comuni costieri e le imprese balneari hanno bisogno di certezze e di un quadro giuridico idoneo che tuteli e rafforzi il nostro sistema turistico. Se lo Stato volesse potrebbe rideterminare i canoni concessori e contestualmente avviare una riforma complessiva dei beni demaniali. Ogni volta, infatti, che si parla di spiagge si evidenzia il basso gettito dei canoni con l’immancabile esempio del Twiga. Ebbene poco distante da quella struttura e a 100 metri dalla storica Capannina, lo Stato è proprietario di un immobile abbandonato che non rende niente: zero canoni, nessun gettito fiscale e occupazione. La partita delle attività sul demanio vista esclusivamente come lo sfruttamento di un bene pubblico deve essere affrontata e non è più rinviabile, ma non può essere il prodotto di un dibattito ideologico che non tiene conto della realtà italiana. Noi siamo pronti, come parlamentari Pd, a sostenere il lavoro del governo per affrontare e risolvere la questione delle concessioni sul demanio marittimo e a collaborare con il ministro Garavaglia per far sì che ci sia una soluzione definitiva e condivisa da tutto il governo.