Nasce il consorzio Lidi vastesi per affrontare le gare e il futuro

Il Consorzio Lidi Vastesi rappresenta una significativa iniziativa per i balneatori della zona, decisi a difendere e valorizzare il loro patrimonio costiero in un contesto di grande incertezza. Con l’obiettivo di unire le forze, 15 stabilimenti balneari storici si sono riuniti per affrontare le sfide del futuro e rafforzare il turismo locale, mantenendo al contempo una forte identità territoriale.

Presieduto da Domenico Molino, con Domenico Gravina come vicepresidente, il consorzio è stato formalmente costituito con il supporto di un consiglio di amministrazione che comprende figure di spicco del settore: Rino Pomponio, Paolo Sorgente, Luciano Fiore e Massimo Di Lorenzo.

Uno degli obiettivi chiave del consorzio è l’implementazione di progetti ecosostenibili, in linea con le direttive della Comunità Europea. Questo approccio permetterà di rinnovare le strutture balneari secondo criteri rispettosi dell’ambiente, migliorando sia l’efficienza energetica che l’attrattività per i turisti.

Il Consorzio Lidi Vastesi si impegna, dunque, a promuovere la qualità dei servizi offerti e a incrementare il flusso turistico, contribuendo a rendere il litorale vastese un modello di sostenibilità e innovazione nel settore balneare.

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Foto di Riccardo Ghinelli

Appello al Presidente della Repubblica in difesa delle imprese balneari e delle prerogative del Parlamento

In risposta all’appello di oltre 50 giuristi, accademici ed esponenti culturali rivolto al Presidente della Repubblica affinché non promulghi la legge di conversione del decreto-legge n. 131/2024, l’avvocato Enzo De Michele ha inviato una lettera di contro-appello a tutela dei concessionari balneari italiani, con un focus particolare sulla situazione dei balneari romagnoli e in particolare di Rimini.

Nella sua lettera, l’Avv. De Michele ripercorre il lungo iter normativo e giuridico che ha interessato le concessioni balneari, dalla fase iniziale della procedura d’infrazione europea, fino alle recenti sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) e del Consiglio di Stato italiano.

Scarica la lettera inviata al Presidente della Repubblica