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Aerial view of the Marina di Pietrasanta beach in the early morning in Versilia, Tuscany, Italy

Maurelli, Federbalneari: “È il momento di scrivere la riforma delle concessioni troppo attesa dal settore”

Rimane un tema centrale quello della mappatura delle spiagge che vedrà giovedì riunirsi la Commissione Bilancio del Senato per discutere l’emendamento balneari presentato al decreto legge coesioni, l’obiettivo è quello di individuare il percorso che dovrà essere sostenuto per la riforma delle concessioni. “Sarà una fase emendativa molto importante – ha dichiarato Marco Maurelli presidente di Federbalneari Italia – per noi sarà fondamentale e centrale che il governo e la premier come maggioranza sostengano il percorso avviato in Commissione Bilancio per arrivare a un processo di riforma atteso dalla categoria. Ora, più che mai, è necessario dare certezza al comparto per non mettere in crisi l’offerta turistica balneare italiana fornendo indicazioni chiare alle amministrazioni comunali. “In particolar modo, quando riprenderà la trattativa con la commissione europea, dovrà essere data forza al lavoro svolto dal tavolo interministeriale sulle mappature, un lavoro significativo e fatto di intesa che ci ha visto per diversi mesi riuniti con 11 ministeri, le regioni, il governo e le associazioni di categoria per individuare una soluzione pratica e  per confermare la non scarsità della risorsa. Ora è necessario disporre in termini di legge questo decreto soprattutto con un atto motivato, evitando che regioni e comuni continuino questo stillicidio creando un caos che non fa bene al settore, passi falsi che il sistema non si può permettere. Al momento – continua Maurelli – unica linea certa risulta essere la mappatura che certifica la non scarsità di risorsa e quindi la possibilità di negoziare il percorso di tutela e salvaguardia per le attuali concessioni con la commissione europea; non resta che focalizzare l’attenzione su una riforma fondamentale per il settore”

Concessioni Balneari: La Maggioranza Ignora le Indicazioni del Quirinale

La gestione delle concessioni balneari in Italia è al centro di un acceso dibattito politico. Nonostante le chiare indicazioni del Quirinale e del ministro Raffaele Fitto, che già in precedenza aveva stoppato la maggioranza, composta da Lega e Forza Italia,, continua per la sua strada,, sostenendo posizioni contrastanti riguardo alla necessità di gare pubbliche per l’assegnazione delle concessioni.

Proprio il Ministro Fitto ha fatto in modo che l’emendamento venisse dichiarato in parte inammissibile dal presidente della commissione Bilancio Nicola Calandrini, anche lui di Fratelli d’Italia.

La questione delle concessioni balneari si intreccia con quella del decreto Coesione. Il Quirinale ha recentemente inviato un messaggio chiaro: gli emendamenti devono essere coerenti con la materia del provvedimento. Tuttavia, le richieste avanzate dalla maggioranza, che riguardano sia le concessioni balneari che il Redditometro (uno strumento anti evasione fiscale che Forza Italia vuole abolire), sono considerate non pertinenti.

In una riunione della commissione Bilancio di Palazzo Madama, i rappresentanti della maggioranza hanno ribadito la loro volontà di mantenere in vita gli emendamenti relativi alle concessioni balneari. La Lega, attraverso i suoi esponenti Massimiliano Romeo e Claudio Borghi, ha sottolineato che solo il 33% delle spiagge italiane è in concessione, quindi non è necessaria l’applicazione della direttiva Bolkestein che prevede gare pubbliche per le concessioni. Questo punto di vista è in aperto contrasto con le direttive europee che da anni spingono per una maggiore trasparenza e concorrenza nel settore.

La gestione delle concessioni balneari ha generato tensioni all’interno della maggioranza. Fratelli d’Italia, sebbene parte della coalizione di governo, ha espresso irritazione per le iniziative autonome della Lega. Il partito della premier insiste sulla necessità di una soluzione condivisa con Bruxelles, lasciando alla presidente del Consiglio il compito di proporre una soluzione parlamentare.

L’Europa ha sempre avuto una posizione chiara sulle concessioni balneari: le gare pubbliche sono necessarie e devono essere implementate senza ulteriori ritardi. La speranza di Fratelli d’Italia è che il dossier balneare possa essere gestito in modo efficace nelle trattative con i leader europei per la definizione della nuova Commissione europea.

La questione delle concessioni balneari in Italia rimane aperta e controversa. La maggioranza, ignorando le indicazioni del Quirinale e le direttive europee, continua a sostenere posizioni che potrebbero favorire gli attuali concessionari a scapito di una maggiore trasparenza e concorrenza. La soluzione definitiva sarà probabilmente oggetto di ulteriori negoziati a livello nazionale ed europeo. Si vedrà presto se il Governo chiederà ill ritiro.