“La pagliaccesca difesa a oltranza dello status quo che il governo Meloni sta portando avanti sulle concessioni demaniali ha finora raggiunto un solo obiettivo: sulle nostre spiagge al 23 maggio l’incertezza, i ricorsi, le denunce rischiano di bloccare un comparto fondamentale per l’economia di tante località turistiche e avere ripercussioni su tutto il Paese. I comuni sono stati abbandonati e, senza una vera riforma, sono costretti a muoversi in ordine sparso tra mille difficoltà. Questo governo continua a ripetere il logoro ritornello del dialogo con l’Europa ma da molti mesi non fa assolutamente nulla per dare un futuro al turismo balneare. A conferma dell’inazione dell’esecutivo la portavoce della Commissione europea, Johanna Bernsel ha affermato per l’ennesima volta stamane che <<la situazione è sempre la stessa. Abbiamo analizzato la risposta arrivata dall’Italia il 16 gennaio di quest’anno. Rimaniamo in contatto con le autorità italiane nell’ambito della procedura d’infrazione. È arrivato il momento, per Meloni, di togliere la testa dalla sabbia e di riportare il settore sul binario del DDL Concorrenza del 2022, con un cronoprogramma certo di gare pubbliche, che garantisca certezze al settore ed eviti la costosa procedura d’infrazione UE che graverà su tutti i cittadini italiani. La premier deve far capire a Lega e FI, che oltretutto quella legge la votarono, come la tattica di fare a spallate con Bruxelles vada alla lunga soltanto a danneggiare il nostro Paese. Gli investimenti sono fermi, l’offerta turistica si sta sbriciolando e rischiamo un “crack” di centinaia di milioni di euro. Prendere in giro gli imprenditori paventando scenari di proroga è semplicemente grottesco e vergognoso”.
Grottesco e vergognoso è la posizione dei 5S che non hanno idea di cosa voglia dire lavorare per guadagnarsi da vivere e soprattutto in uno stabilimento balneare a conduzione familiare. Ma certo… loro sono per l’assistenzialismo parassita del rdc. Gente ignobile