“Sulle concessioni balneari sta crollando il castello di bugie della destra costruito negli ultimi anni. Sarebbero dovuti andare a Bruxelles a chiedere la disapplicazione della direttiva Bolkenstein, portando addirittura gli ombrelloni dei nostri stabilimenti balneari e invece sono vittime della loro propaganda. Non stanno facendo nulla: l’immobilismo a cui hanno condannato il Paese e un intero settore sta creando danni e disagi a tutti e sta penalizzando un comparto strategico. Un settore che vive anche di tante realtà a conduzione familiare e che oggi è lasciato in balia del rischio che gli stabilimenti vengano sequestrati dalle procure”. Lo afferma Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione politiche europee alla camera.
“È necessario procederecon delle gare trasparenti che prevedano anche dei criteri di tutela della storicità degli interventi fatti, del lavoro, della riqualificazione ambientale con la previsione di indennizzi equi e ragionevoli per i concessionari che potrebbero non essere riconfermati nel proprio sito”.
“Questa situazione sta provocando danni e disagi enormi anche ai sindaci che sono stati lasciati soli e ora sono costretti a procedere in autonomia senza un quadro normativo nazionale alla riassegnazione delle concessioni nei loro comuni. Ma l’immobilismo del governo crea danni e disagi anche alle famiglie italiane alle quali l’unica soluzione che è stata proposta è mettere a gare le spiagge libere che per noi non vanno assolutamente toccate. Sono un bene pubblico che non può essere messo a gara. Il governo agisca, la smetta con questo caos e intollerabile immobilismo e si assuma la responsabilità delle proprie decisioni. Comprendo la difficoltà di agire dopo aver raccontato bugie agli operatori per tutti questi anni. Ma, prima o poi, tutti i nodi vengono al pettine”, conclude De Luca.