Regione chiederà al Governo e al Parlamento una modifica alla proposta presentata per la riforma delle concessioni del demanio marittimo
Sul futuro delle concessioni per gli stabilimenti balneari la Regione intende proseguire il confronto: con gli operatori, con i Comuni e con il Governo e il Parlamento, chiedendo di introdurre il valore aziendale nell’indennizzo da riconoscere ai concessionari uscenti. “Incontreremo ancora le associazioni di categoria e le amministrazioni comunali. L’abbiamo già fatto in queste settimane e proseguiremo – sottolinea il presidente della Toscana, Eugenio Giani – La nostra volontà, condivisa da tutte le Regioni, è in ogni caso quella di chiedere al Governo modifiche alla norma proposta: perché certo occorre tutelare la concorrenza, ma occorre proteggere anche il patrimonio delle imprese che hanno creato il valore e la qualità della offerta balneare in Italia”.
L’appuntamento per un nuovo confronto sarà nei prossimi giorni “Balnearia”, l’evento dedicato all’ospitalità e all’accoglienza in spiaggia che animerà questa settimana i padiglioni di CarraraFiere: da venerdì a lunedì, dal 4 al 7 marzo. Al salone, saltato l’anno scorso a causa della pandemia, sono attesi 150 espositori e 284 marchi.
“Abbiamo istituito un tavolo istituzionale con i Comuni costieri – ricorda Giani – e Regione e Comuni compongono un fronte compatto”. “La proposta di legge contenuta nell’emendamento al Ddl Concorrenza presentato dal Governo per la riforma del demanio marittimo – sottolinea – è sicuramente un passo in avanti rispetto al rischio di collasso che il settore, senza una legge, nel 2024 avrebbe affrontato. La proposta contiene peraltro gran parte dei principi della nostra legge del 2016”. Ben vengano dunque le gare. “Ma sull’indennizzo da riconoscere al concessionario uscente in caso di mancata riconferma – conclude il presidente della Toscana – deve essere introdotto il valore aziendale e per questo auspichiamo che il Parlamento corregga il testo e lo migliori. La Regione è vicina al settore”.
La verità è che siamo stati inseriti in maniera errata, si rispettino le leggi 88 del 2001 e la più recente 145. Andate a leggere la 88 cosa garantiva, anche se abrogata ha in pratica venduto le concessioni, esclusione fatta per i casi previsti dalla legge.Questa è truffa bella e buona organizzata dallo stato.