“Mentre l’Europa è preoccupata per i ritardi del governo Meloni sui balneari, le destre non trovano altro da fare che attaccare il M5S con polemiche sterili. Dichiarano di difendere le imprese balneari da sempre, quando poi nei fatti non hanno fatto altro che abbandonarle al caos. Con l’arrivo della stagione, ritorna anche il solito copione distorto di sempre, ormai senza più un briciolo di decenza”.
Lo dichiara in una nota la deputata del Movimento 5 Stelle in commissione Attività produttive Emma Pavanelli. “Nelle sue raccomandazioni – si legge nella nota – la Commissione UE si dice preoccupata per i ritardi dell’Italia nell’attuazione di procedure di aggiudicazione trasparenti e competitive per le concessioni balneari, specificando che i miglioramenti iniziali apportati con la legge annuale sulla concorrenza 2021 sembrano ostacolati dai successivi interventi legislativi. Anziché attaccarsi a ridicole polemiche – conclude Pavanelli -, gli esponenti della maggioranza, i vari Gasparri, Santanché e compagnia cantante, farebbero bene a guardare al proprio interno, dove ministri e parlamentari hanno palesi conflitti d’interesse. Ricordiamo anche a questi signori che con l’autonomia differenziata il ruolo della Santanché, per esempio, non esisterà più. Intanto però il settore è nel caos, chi opera con diligenza non sa cosa fare e il Paese rischia l’ennesima infrazione, che viene pagata da tutti i cittadini. Non siamo certo noi i loro nemici”.