“Leggiamo dichiarazioni surreali da parte di esponenti di Pd e M5S sulla questione balneari. Parole al vento da parte dei nemici storici della categoria, quelli che da sempre sostengono la necessità delle aste per consentire l’esproprio delle nostre imprese balneari. Se questo non è avvenuto in tutti questi anni è grazie a chi si è sempre prodigato per fermarli. Il governo Meloni ha realizzato, unico nella storia, una mappatura delle coste che dimostra l’attuale inesistenza della scarsità della risorsa naturale, presupposto indispensabile per la messa a gara delle attuali concessioni e necessario per l’individuazione di nuove aree da assegnare in concessione per favorire lo sviluppo del nostro turismo balneare e l’apertura del mercato a nuovi operatori.
Su questa base il Governo ha riaperto un’interlocuzione serrata con la Commissione europea, per arricchire la quale sono state convocate due nuove riunioni del tavolo tecnico interministeriale (20 maggio e 12 giugno) al fine di varare quanto prima una norma che restituisca certezza agli operatori e alle amministrazioni interessate superando le contraddittorie sentenze di questi mesi e i rilievi del Quirinale. Ulteriori iniziative parlamentari devono considerarsi complementari, e non certo sostitutive, rispetto a questo percorso ben delineato. Con buona pace della sinistra giallorossa che non vede l’ora di consegnare le nostre spiagge a cooperative e multinazionali, noi andiamo avanti a cercare una soluzione che tuteli le nostre imprese”.
È quanto dichiarano in una nota il capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, e il responsabile nazionale del Dipartimento Turismo di FdI, Gianluca Caramanna.