Balneari, Tar Lecce (Pasca): “Normativa nazionale inadeguata”

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Durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario, avventa ieri pomeriggio, il presidente del TAR di Lecce, Antonio Pasca, ha espresso forti perplessità in merito alla normativa sulle concessioni demaniali marittime, sottolineando la situazione di caos e incertezza che ne deriva sia per le amministrazioni pubbliche sia per gli operatori del settore.

Pasca ha evidenziato come la normativa vigente risulti inadeguata sotto diversi aspetti. In particolare, ha criticato l’assenza di una previa valutazione sulla scarsità della risorsa naturale, elemento essenziale per una corretta regolamentazione del settore. Inoltre, ha messo in luce le criticità legate ai criteri di indennizzo previsti, che si basano sul valore degli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni e non ancora ammortizzati, anziché sull’effettivo valore aziendale delle concessioni. Infine, ha sollevato dubbi sulle modalità di espletamento delle gare e sui criteri di aggiudicazione, che contribuiscono a generare confusione e incertezza.

Secondo il presidente del TAR, questa situazione normativa incide negativamente sulla certezza del diritto e sul corretto funzionamento del settore, richiedendo un intervento urgente per garantire regole chiare ed equilibrate per tutti gli attori coinvolti.

La posizione di Assobalneari e Base Balneare con Donnedamare

Esprimiamo il nostro sconcerto di fronte alle dichiarazioni rilasciate ieri da una portavoce non identificata della Commissione Europea che, in maniera sospettamente tempestiva, ha commentato la sentenza del Tar Liguria, affrettandosi a difendere l’operato della divisione mercato interno della Commissione Europea, che aveva indicato con un testo già “bollinato” la propria posizione rispetto al tema delle concessioni balneari.

Anche alla luce di questo, merita un grande plauso il Presidente del Tar di Lecce, Antonio Pasca, reputato studioso e uomo di legge, che – durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario avvenuta sempre nella giornata di ieri – ha espresso forti perplessità in merito alla normativa che regola le concessioni demaniali marittime, invitando a tenere in considerazione un aspetto cruciale sancito dalla direttiva europea: l’assenza di una valutazione preventiva sulla scarsità delle risorse naturali, che rimane un elemento essenziale per una corretta applicazione della direttiva stessa, e concludendo con la richiesta un intervento urgente per garantire regole chiare ed equilibrate per tutti gli attori coinvolti.

“Questa è la direzione verso una soluzione ottimale per il settore balneare che continua a vivere momenti di caos e non permette a 30 mila imprese e 300 mila lavoratori di poter guardare negli occhi il proprio futuro” hanno dichiarato Fabrizio Licordari, Presidente di Assobalneari Italia aderente a Federturismo Confindustria e Bettina Bolla, Presidente di La Base Balneare con Donnedamare.

Questo articolo ha un commento

  1. Adelmiro

    Fino a che la UE non ufficializza le linee guida ed i proncipi formali per l’espletamento le gare ritengo che tutto quanto in itinere sia solo accademia anche perché ho l’impressione che da un po di tempo siano i tribunali a decidere e non il parlamento in perpetuo letargo oltre che aver disatteso gli impegni assunti con la categoria. Vergogna.

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