Il consigliere Orlando Angelo Tripodi, rappresentante di Forza Italia, ha introdotto una proposta di legge regionale rivolta agli enti locali del Lazio. Questa proposta mira a stabilire norme chiare e precise per la regolamentazione delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative e sportive. L’obiettivo principale è garantire una gestione trasparente e ordinata di tali concessioni, promuovendo al contempo lo sviluppo turistico e la valorizzazione delle risorse costiere della regione.
“Questa iniziativa, che nasce dalla collaborazione con due noti professionisti del settore, il professor Sergio Caianiello e il dottor Silvano Morandi e ha come obiettivo principale il rilancio del settore balneare, fondamentale per l’economia turistica del territorio, per la salvaguardia della costa e il ripascimento. Attraverso questa proposta di legge – spiega Tripodi – in linea con le normative europee e nazionali, si tende a modernizzare il settore balneare della Regione Lazio, favorendo un approccio innovativo che coniuga sviluppo economico, tutela della costa e salvaguardia dei diritti dei lavoratori. La presente proposta di legge ha il fine di fornire ai Comuni le linee guida per l’espletamento delle procedure di affidamento delle concessioni balneari e nel contempo interpretare il desiderio del tessuto imprenditoriale laziale di ripartire da subito nel rilancio del settore turistico in un’ottica assolutamente nuova, attraverso il partenariato pubblico e privato (PPP) e il project financing che rispetto alla vecchia concessione demaniale prevede importanti investimenti per rinnovare servizi, strutture e un’offerta balneare più moderna a totale beneficio della collettività, sotto il profilo delle opere pubbliche, del ripascimento, della cultura, del turismo, dello sport, della tutela dell’ambiente, dell’accessibilità dei servizi da parte delle persone disabili. Nell’ottica quindi di mettere in condizione nell’immediato autorità concedenti ed operatori economici di ripartire, visto il lungo periodo di incertezza che ha impedito soprattutto a questi ultimi di investire nei servizi per la balneazione”.
La legislazione stabilisce un sostegno per gli enti locali al fine di promuovere procedure trasparenti e competitive. La proposta di legge è progettata per offrire ai Comuni del Lazio delle linee guida chiare e uniformi per la gestione delle concessioni demaniali, rispettando i principi di trasparenza, imparzialità e pari trattamento. Si pone l’accento sull’importanza di adottare procedure ad evidenza pubblica che garantiscano la massima partecipazione possibile e il rigoroso rispetto delle norme stabilite dal nuovo codice degli appalti (D.Lgs. 36/2023), oltre che dalla direttiva Bolkestein.
Un aspetto innovativo della proposta risiede nell’enfasi posta sul rilancio del settore attraverso una serie di investimenti mirati che puntano con decisione alla sostenibilità ambientale, alla riqualificazione e modernizzazione delle strutture esistenti, nonché alla creazione di nuovi servizi per soddisfare una domanda sempre più esigente. Tra gli obiettivi prioritari, grande rilevanza viene data al miglioramento complessivo dell’accessibilità per le persone con disabilità e alla promozione della destagionalizzazione turistica, per rendere le destinazioni attrattive tutto l’anno. Le concessioni non si limiteranno più al semplice affitto di aree demaniali, ma si trasformeranno in veri e propri strumenti strategici per attrarre investimenti significativi che favoriscano lo sviluppo di infrastrutture pubbliche di qualità, come lungomari, piazze, parchi e impianti sportivi all’avanguardia.
La normativa stabilisce inoltre l’opportunità di coinvolgere operatori economici privati attraverso l’adozione di modelli di partenariato pubblico-privato (PPP) e di project financing. Questi strumenti consentiranno agli enti locali di collaborare in modo diretto e strutturato con soggetti privati per la realizzazione di progetti di rilevanza pubblica. In questo modo, si punta a garantire un rilancio significativo del settore grazie a investimenti adeguati e mirati, nonché a promuovere una gestione più efficiente e sostenibile delle risorse e delle infrastrutture.
Una cura particolare è stata dedicata alla salvaguardia dei lavoratori del settore, ponendo in primo piano la loro tutela. La proposta introduce clausole sociali specifiche che obbligano i nuovi concessionari a garantire la continuità occupazionale del personale già in servizio, assicurando il rispetto dei diritti acquisiti e delle condizioni di sicurezza. Questo elemento fondamentale mira non solo a preservare i posti di lavoro attuali, ma anche a garantire una stabilità duratura nel settore balneare, promuovendo un ambiente lavorativo sicuro e protetto.
La durata delle concessioni potrà oscillare tra un minimo di 5 anni e un massimo di 20 anni, in funzione dell’entità e della rilevanza degli investimenti pianificati. I criteri di valutazione delle offerte non si limiteranno soltanto all’aspetto economico, ma prenderanno in considerazione anche la qualità complessiva dei servizi proposti e il loro impatto ambientale. Inoltre, verrà promosso l’uso di strutture non permanenti per minimizzare l’impatto visivo e ambientale sul paesaggio, favorendo una gestione sostenibile e responsabile delle aree demaniali.
Dite a tripodi che tutti sti investimenti che si parla tanto già ci sono e sono stati fatti quindi che legge si vuole inventare! Lasciate lavorare gli attuali concessionari , magari continueranno ad avere una specifica caratteristica del territorio dove operano!