“Ad oggi, per la piena risoluzione del problema dei balneari, le proposte devono essere concrete anche nell’ottica di capire che la Bolkestein è una direttiva sulla concorrenza, il che vuol dire che non coinvolge solo i balneari ma tantissime altre categorie ad esempio: i venditori ambulanti, gli impianti di risalita nelle montagne, i taxi , tante attività produttive che insistono su demanio pubblico e addirittura l’idroelettrico”.
Così nel corso del suo intervento all’evento Balnearia a Carrara, il segretario di presidenza alla Camera e deputato di Fratelli d’Italia, Riccardo ZUCCONI. “Noi sappiamo che ci sono dei problemi, veri e propri macigni ma ormai credo sia chiaro che questo è un problema comune. Le procedure di infrazione che hanno coinvolto anche Spagna e Portogallo, ci consentiranno di fare fronte comune, senza che sia solo l’Italia a difendere i suoi interessi nazionali. Innanzitutto verificare a seguito della mappatura se c’è scarsità di risorse ed in caso positivo non andare all’asta; poi la prosposta di FdI sul cosiddetto ‘doppio binario’ dove tutte le concessioni in essere prima del 2009, anno di recepimento della Direttiva Bolkestein in Italia, non vengono ricomprese, mentre per le concessioni successive è prevista la messa all’asta; infine, ma solo come ultima ratio, la proposta degli ‘atti formali’ in base a una legge del ’93, secondo la quale la concessione viene prorogata fino a vent’anni in base agli investimenti effettuati “.
Nella conclusione ZUCCONI ha detto chiaramente che non c’è l’intenzione di mettersi muro a muro contro l’Europa ma qui “non si tratta di difendere solo il settore dei balneari ma la nostra nazione e il turismo italiano”. (ANSA)