Una, a iniziativa del gruppo Pd (primo firmatario Mangialardi), ha ottenuto il via libera dall’Aula all’unanimità; l’altra sottoscritta dal consigliere di Rinasci Marche Luca Santarelli è stata invece approvata a maggioranza. In primo piano la tutela dei balneari marchigiani
Disco verde per due mozioni sulla direttiva Bolkestein. Una a iniziativa del gruppo Pd, che ha ottenuto il via libera all’unanimità, l’altra sottoscritta dal consigliere di Rinasci Marche Luca Santarelli approvata invece a maggioranza.
Con la mozione proposta dai dem (primo firmatario Maurizio Mangialardi) la Giunta viene impegnata ad attivare “immediatamente un tavolo di confronto con le associazioni di categoria, i sindacati dei balneari e i parlamentari marchigiani che abbia come scopo l’elaborazione di un quadro normativo più avanzato da portare in discussione nell’ambito della Conferenza Stato Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, che, nel rispetto delle normative europee, sia capace di dare solide sicurezze alle imprese balneari tutelando gli investimenti fatti nel corso degli anni e i livelli di occupazione”.
In precedenza l’Aula ha approvato anche la mozione a iniziativa del Consigliere Luca Santarelli con la quale si chiede a Presidente e Giunta regionale di intervenire presso gli organi competenti “al fine di sviluppare un meccanismo che stabilisca il vero valore degli investimenti fatti e che si conceda un tempo ragionevole per prolungare la concessione e permettere l’ammortamento degli investimenti fatti dagli attuali gestori”. Inoltre con la mozione viene anche chiesto l’impegno a “prevedere una proroga a quei gestori che in prossimità di una nuova concessione si siano fatti carico di ingenti investimenti per la manutenzione degli arenili o delle attività ad esse connesse”. In primo piano anche la necessità di prevedere “un’indennità di avviamento a quei gestori uscenti che dimostrino di non aver ancora ammortizzato gli investimenti fatti durante la gestione e che gli attuali operatori balneari, nella nuova asta, abbiano il diritto di prelazione a parità di offerta”.