GENOVA. “Dopo un anno che combattiamo su questo tema siamo contenti di questo primo risultato ma non completamente soddisfatti. Perché sia i pescatori, sia le attività di acquacoltura e altre realtà commerciali restano purtroppo ancora fuori. Ringrazio pertanto i parlamentari che hanno recepito il nostro appello e lo hanno tradotto in un emendamento che aiuterà molte Associazioni”. Lo dice il coordinatore del tavolo nazionale del Demanio Marittimo della Conferenza delle regioni assessore Marco Scajola, commentando così l’emendamento al decreto sostegni bis sui canoni demaniali marittimi.
“Dispiace però che dall’emendamento – continua Scajola – siano rimaste escluse diverse attività importanti come ad esempio la pesca. Inoltre lo stesso emendamento garantisce una copertura solo per il 2021, quindi è importante che vengano date certezze al più presto anche per gli anni successivi. Chiediamo quindi che vengano escluse dal maggiore onere anche le altre realtà, oggi non toccate dai benefici, che rappresentano, nel panorama nazionale, un valore importante sia da un punto di vista economico che culturale. Le regioni insieme, come hanno sempre fatto, continueranno a farsi promotrici di ulteriori azioni istituzionali perché questo risultato sia raggiunto nel più breve tempo possibile. Infine e non per ultimo, è ancora aperta la questione delle concessioni, auspichiamo a fine stagione come promesso dal Governo, un tavolo per poter affrontare definitivamente la questione e dare certezze alle imprese italiane.”