C’è “sconcerto per quanto sta accadendo sulla questione balneare”. “È grave – aggiunge Capacchione – la perdurante assenza di un intervento legislativo chiarificatore del governo. Invocato non solo dagli imprenditori balneari ma anche dai comuni rivieraschi e dalle Regioni che esercitano le funzioni amministrative per conto dello Stato. Il settore è in pieno caos amministrativo e il governo non solo non emana alcun provvedimento normativo, ma nel contempo blocca ogni iniziativa parlamentare”.
Il presidente del Sib ricorda che “si tratta di un settore costituito da 30.000 aziende con 100.000 addetti diretti e oltre un milione con quelli indiretti. Rappresentiamo la parte più preziosa del turismo italiano che vive in una situazione di totale incertezza sul proprio futuro e che, certamente, non merita questo assordante silenzio normativo da parte del governo. In settimana riuniremo i nostri organismi dirigenti per le conseguenti iniziative sindacali che saranno messe in atto a partire dai prossimi giorni”.