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Il comune di Ginosa parte con le gare delle concessioni

Il Comune di Ginosa ha intrapreso un’importante iniziativa per il rilancio e la valorizzazione della Marina di Ginosa attraverso un bando pubblico per l’assegnazione di nuove concessioni balneari. Questa operazione rappresenta una significativa opportunità per promuovere il turismo, attrarre investimenti e migliorare i servizi lungo la costa.

Dettagli dell’iniziativa

  • Numero e tipologia di lotti: 20 lotti, suddivisi in:
    • 12 stabilimenti balneari
    • 4 spiagge libere attrezzate
    • 2 aree dedicate agli animali
    • 2 concessioni per ormeggi
  • Obiettivi principali:
    • Incentivare investimenti nel settore turistico.
    • Migliorare l’accessibilità e la fruibilità della zona costiera.
    • Ampliare i servizi disponibili per residenti e turisti.
    • Promuovere la sostenibilità e l’inclusione.

Opportunità per il territorio

Questa iniziativa è stata progettata per essere competitiva e trasparente, con particolare attenzione a:

  • Accessibilità per visitatori con disabilità.
  • Sostegno all’imprenditoria locale, sia per nuovi operatori che per quelli già attivi.
  • Implementazione di progetti innovativi per migliorare l’offerta turistica.

Visione strategica

L’amministrazione comunale mira a trasformare Marina di Ginosa in una località turistica di riferimento, capace di integrare sostenibilità, innovazione e sviluppo economico. Il progetto è un passo fondamentale per attrarre imprenditori con idee creative e modelli di business capaci di generare valore aggiunto per il territorio.

Modalità di partecipazione

I dettagli del bando sono disponibili online, dove gli interessati possono trovare tutte le informazioni relative ai requisiti e alle modalità di adesione.

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Il tar del Lazio blocca la proroga delle concessioni

La vicenda che riguarda la proroga delle concessioni balneari a Gaeta, regolata dalla delibera n. 179/2023, evidenzia un tema centrale per la gestione delle risorse demaniali in Italia, ossia il rispetto delle normative europee in materia di concorrenza e trasparenza.

La decisione della Giunta municipale di Gaeta, guidata dal Sindaco Cristian Leccese, di prorogare le concessioni demaniali turistico-ricreative fino al 31 dicembre 2024, è stata bocciata dal TAR di Latina su impulso dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM). Secondo il tribunale, la proroga risulta in violazione delle direttive europee, in particolare della Direttiva Bolkestein (2006/123/CE), che richiede una procedura di selezione pubblica per l’assegnazione di risorse demaniali.

I Punti Chiave della Sentenza del TAR:

  1. Disapplicazione della Proroga: Il TAR ha stabilito che la proroga automatica è incompatibile con i principi di trasparenza, imparzialità e concorrenza richiesti dalla normativa europea, indipendentemente dalla questione della scarsità della risorsa (ossia la disponibilità limitata di arenili).
  2. Valutazione della Scarsità della Risorsa: La delibera del Comune di Gaeta è stata criticata per l’approccio superficiale alla valutazione della scarsità, basandosi solo su dati quantitativi (percentuali di arenili concessi) senza considerare il possibile interesse transfrontaliero o aspetti qualitativi.
  3. Richiamo ai Principi Comunitari: La sentenza sottolinea il disallineamento della delibera rispetto ai criteri stabiliti dalla Corte di Giustizia Europea, che esige una gestione delle risorse demaniali improntata alla concorrenza e all’accesso equo, senza vantaggi per i concessionari uscenti.

Implicazioni della Sentenza:

  • Stop alle Proroghe Automatiche: La sentenza conferma che le proroghe non sono consentite e che le concessioni devono essere messe a gara. Questo costituisce un monito per tutti i Comuni italiani che adottano pratiche simili.
  • Impatto sui Project Financing: I project financing a favore di privati, legati a concessioni balneari, potrebbero essere ulteriormente esaminati e, in alcuni casi, revocati se non conformi ai principi di trasparenza e concorrenza.
  • Conseguenze Politiche e Amministrative: La decisione potrebbe rappresentare un precedente importante nella revisione delle concessioni balneari in Italia, tema molto dibattuto e politicamente sensibile, soprattutto in relazione alle pressioni del Governo italiano e dell’Unione Europea.

La sentenza ribadisce, dunque, che l’accesso alle risorse pubbliche deve avvenire tramite criteri oggettivi e imparziali, allineati ai principi europei, lasciando poco spazio a interpretazioni o proroghe discrezionali da parte delle amministrazioni locali.