Concessioni, Scajola: “Regioni compatte urgente norma che faccia chiarezza”
“Ancora una volta le Regioni si dimostrano compatte, collaborative e con alto senso di responsabilità per affrontare un tema, quello delle concessioni demaniali marittime, che è fondamentale anche alla luce del prossimo inizio della stagione balneare. Chiederemo formalmente al Governo che si adoperi nel più breve tempo possibile a elaborare una norma per affrontare con serenità e certezza la prossima stagione estiva e quelle che verranno, dando così un ulteriore tempo al legislatore di portare avanti un confronto costruttivo con l’Unione Europea la quale, se interpellata, ha sempre dimostrato di ascoltare ed eventualmente accogliere le proposte degli Stati membri”. Così l’assessore al Demanio Marittimo di Regione Liguria al termine della riunione convocata per oggi a Roma in qualità di coordinatore del Tavolo in materia della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome con tutti gli assessori al Demanio Marittimo delle Regioni costiere italiane (tutte partecipanti in presenza o videoconferenza) e i tecnici competenti, per fare il punto sulla situazione attuale e sui possibili sviluppi futuri sul tema delle concessioni demaniali marittime.
Tutto ciò alla luce del tavolo tecnico convocato, sul medesimo argomento, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per i giorni 20 maggio e 12 giugno.
“Abbiamo fatto una ricognizione delle informazioni provenienti da tutti i territori italiani – dichiara l’assessore al Demanio Marittimo di Regione Liguria e coordinatore del Tavolo della Conferenza delle Regioni in materia – e la sintesi vede una situazione nel complesso simile, nella quale in primis i Comuni vivono nella difficoltà di non poter far riferimento a norme nazionali. Le ultime espressioni del Consiglio di Stato, di pochi giorni fa, mostrano apertura nei confronti delle imprese per tutelarle in questa fase di incertezza. Come Regioni ribadiamo però come debba essere la politica a dettare il percorso da intraprendere e non si possa, ogni volta, dipendere dalle espressioni, per quanto autorevoli, del suddetto Consiglio di Stato. In tutto ciò le Regioni pretendono un maggior coinvolgimento – conclude l’assessore ligure – per essere collaborative e affiancare il Governo nella difficile trattazione di un tema che per troppi anni la politica ha sottovalutato e che oggi non può non essere centrale nell’azione dell’esecutivo e delle amministrazioni territoriali”.