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immagine @Facebook Marco Croatti

Balneari. Croatti (M5S): “cade la maschera, Governo abbandona piccole imprese”

“Eccolo il vero volto del governo Meloni e dei partiti di destra che lo sostengono, cade la maschera e lascia emergere le bugie politiche di chi fingeva di essere dalla parte delle piccole e micro imprese balneari ma che, con la sua inerzia, ha messo in ginocchio un intero comparto e liberato il campo ad amici faccendieri e a grossi affaristi”. È il commento di senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti in merito alle ultime novità sulla Bolkestein.

“Mentre noi del M5S in questi anni chiedevamo di agire subito per trasformare la Bolkestein in una opportunità e scrivere un nuovo futuro per il turismo balneare, i partiti di destra hanno raccontato ai concessionari che nulla sarebbe cambiato, privilegi inclusi. E mentre noi prevedevamo tutele per incentivare i piccoli imprenditori, valorizzare le tipicità e le vocazioni, aumentare i diritti dei cittadini, il governo Meloni, FdI, Lega, FI con l’ennesima capriola politica portavano avanti la specialità politica della casa: abbandonare i più deboli e far vincere i più forti. In ogni campo in questi due anni è stato così: dalla sanità alla giustizia sociale, dalla giustizia all’economia. Continueremo a dare battaglia in senato, non per proteggere gli interessi di pochi ma quello di tutti i cittadini, i veri proprietari delle nostre spiagge” conclude Croatti.

Provocazione dei balneari siciliani: “Diventiamo tutti attività no profit”

L’Associazione Turistica Balneare Siciliana, sta proponendo ai propri concessionari balneari , di presentare una richiesta formale alla Regione Sicilia per il cambio di destinazione d’uso delle concessioni marittime demaniali, passando da attività balneari a finalità sportive, sociali, ricreative o di promozione del benessere psicofisico, esenti da fini economici e comunque tesserando tutti i fruitori. Questo cambiamento si baserebbe sull’articolo 24 del Codice della Navigazione e potrebbe offrire ai concessionari una strada alternativa per evitare l’applicazione della direttiva Bolkestein, che altrimenti impone procedure di gara per le concessioni balneari.

Il suggerimento dell’associazione è una reazione provocatoria alla posizione del governo nazionale e regionale che, sebbene abbia escluso alcune categorie non lucrative dalla direttiva, non ha confermato l’estensione al 2033 le concessioni balneari già in essere.